Corsica Sardinia Ferries celebra la tappa italiana della nave ro-ro a vela Neoliner Origin
Approda a Livorno la nuova costruzione che potrà trasportare fino a 1.200 metri lineari e 5.300 tonnellate di merci sulla rotta fra Europa e Stati Uniti

Corsica Sardinia Ferries entra in partnership con Neoline Armateur per supportare Neoliner Origin, innovativo progetto navale per un trasporto marittimo a basso impatto ambientale. La nave in questione lunga circa 136 metri è stata progettata per ridurre il consumo di carburante fino all’80% grazie all’impiego primario della propulsione eolica.
L’innovazione risiede nel suo sistema a due alberi, dotato di vele rigide gestite da un controllo automatizzato. “Questa configurazione – si legge in una nota – permette all’imbarcazione di mantenere una velocità di navigazione commerciale di 11 nodi, dimostrando che l’efficienza energetica può coesistere con l’ottimizzazione delle tempistiche di trasporto”. La nave potrà trasportare 1.200 metri lineari, 400 auto o 265 container, che rappresentano fino a 5.300 tonnellate di merci.
La costruzione di Neoliner Origin è stata completata e la nave è salpata dalla Turchia lunedì 29 settembre per raggiungere i porti di Livorno (sabato 4 ottobre) e Bastia (domenica 5 ottobre), che saranno scali commerciali del suo viaggio tra il cantiere turco Rmk Marine e il porto di Saint-Nazaire, che è la destinazione finale.
Una volta in Atlantico, la nave opererà la sua tratta regolare tra Saint-Nazaire e Baltimora (Usa), con scali intermedi a Saint-Pierre e Miquelon. La data per l’inizio della prima traversata commerciale verso gli Stati Uniti è fissata per il 16 ottobre.
Pierre Mattei, presidente di Corsica Sardinia Ferries (co-azionista in Neoline Armateur), ha motivato la partecipazione al progetto come un impegno di responsabilità: “Dopo aver lavorato per limitare la nostra impronta di carbonio, ora è necessario esplorare attivamente alternative ai combustibili fossili. La propulsione velica e i carburanti di nuova generazione offrono prospettive concrete.”
Mattei ha definito queste soluzioni come “veri e propri laboratori per la propulsione del trasporto marittimo del futuro,” ribadendo il dovere della società armatoriale di sostenere e investire in queste innovazioni per guidare la transizione energetica del settore.
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