Grimaldi Group torna con le sue navi in Siria
La car carrier Grande Sicilia ha sbarcato veicoli e macchinari nel porto di Latakia a sette anni dall’ultima operazione
La normalizzazione delle relazioni (anche marittime) della Siria post – Assad prosegue con un nuovo ritorno. Lo scorso 4 ottobre nel porto di Latakia ha fatto il suo ingresso la nave Grande Sicilia di Grimaldi, dopo sette anni di assenza della compagnia partenopea dallo scalo. Un video realizzato dall’autorità statale siriana per i porti marittimi e terrestri mostra lo sbarco a terra di diversi mezzi, tra cui automobili, furgoni, tir e veicoli cingolati da lavoro.
Una operazione – ha commentato la stessa authority che fa capo alla Repubblica Araba di Siria, ora sotto la guida di Ahmad al-Shara’ – che segue la fine delle sanzioni occidentali e riflette “la crescente fiducia nei porti siriani e nella loro prontezza logistica”. Secondo il responsabile delle pubbliche relazioni del porto di Latakia, Ali Adra, le recenti misure per semplificare le procedure doganali e di scarico hanno già portato a un aumento del traffico negli ultimi mesi.
Nel dettaglio lo scalo, secondo l’agenzia di stampa Sanaa, ha accolto più di 330 navi dall’inizio dell’anno, grazie a procedure semplificate e nuove attrezzature installate nell’ambito di un accordo con Cma Cgm. Nei giorni successivi all’arrivo della Grande Sicilia, l’authority segnalava anche l’attracco anche della bulk carrier Prince Hadi, con un carico di 24mila tonnellate di mangime per animali.
Quanto al gruppo francese, attivo a Latakia dal 2009, questo lo scorso maggio ha siglato un nuovo accordo per il rinnovo trentennale di una concessione per il terminal container dello scalo, il principale del paese, con l’impegno di investirvi 230 milioni di euro, di cui, secondo alcune fonti, i primi 30 solo nel primo anno.
F.M.
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