Rafforzamento patrimoniale ed esuberi nel prossimo piano di Moby
Le compagnie del gruppo preannunciano la collaborazione coi sindacati per accompagnare il riassetto legato all’intervento dell’Antitrust

Proprio nelle ore in cui inizia lo sciopero proclamato dai sindacati autonomi per l’incertezza sul futuro delle compagnie del gruppo, Moby ha rilasciato una nota che ipotizza come l’uscita di Msc dalla compagine azionaria possa portare a esuberi nel personale.
La nota arriva a stretto giro di posta rispetto a quella con cui l’Antitrust ha annunciato l’accettazione degli impegni assunti da Moby e Sas (Msc) per sgomberare il campo dall’ipotesi di cartello con Gnv (Msc) sollevata dal gruppo Grimaldi. Tali impegni prevedono, secondo Moby, “un percorso di rafforzamento patrimoniale e di riorientamento del modello di business, che porterà la società ad azzerare il proprio indebitamento finanziario e quello verso il sistema bancario nazionale e internazionale. Tale risultato sarà perseguito anche attraverso la dismissione di alcuni asset non strategici, finalizzata a garantire la massima solidità finanziaria e a promuovere un piano di sviluppo sostenibile nel lungo periodo”.
Una dismissione che potrebbe però impattare sul personale: “Per quanto riguarda l’occupazione – ha fatto sapere il gruppo della famiglia Onorato – l’elevata domanda di personale marittimo consentirà il riassorbimento degli eventuali esuberi derivanti dal nuovo assetto industriale all’interno del comparto, garantendo così la piena valorizzazione delle professionalità presenti sul mercato nazionale. Le compagnie collaboreranno attivamente con le organizzazioni sindacali per accompagnare questo processo nel modo più efficace e condiviso possibile”.
La nota sembrerebbe confermare l’abbandono (paventato dai sindacati) della rotta Palermo – Napoli e mettere in dubbio l’attività verso la Corsica: “Moby consoliderà la propria presenza sul mercato con un assetto operativo sulle linee da e per la Sardegna unico nel suo genere, orientato a un deciso miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi offerti, oltre che a un sostanziale aumento della capacità sulle rotte di riferimento. Il piano industriale prevede infatti il potenziamento delle linee di riferimento attraverso l’impiego di unità navali caratterizzate da maggiore capacità, standard di servizio più elevati e un’attenzione crescente alla sostenibilità ambientale”.
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