Per il rinnovo flotte navali Tpl la Guardia Costiera ora vara una procedura negoziata da 53,5 milioni
Lo scorso aprile il Mit aveva dato il via a una gara in due lotti (per la costruzione di due ro-ro e 5 mezzi veloci), il secondo dei quali andato deserto

Parziale buco nell’acqua per la gara pubblica in due tranche varata dal Mit – tramite la Guardia Costiera – per il rinnovo delle flotte navali destinate al trasporto pubblico locale.
Avviata lo scorso aprile, la procedura (dal quadro economico complessivo, opzioni incluse, di 339 milioni di euro), inizialmente in chiusura il 1 settembre, era stata successivamente prorogata fino allo scorso 7 ottobre. Alla scadenza – si apprende ora – il secondo dei due lotti, quello dedicato alla realizzazione di 5 unità veloci Hsc (hi speed craft) di classe B a fronte di un importo a base di 53,5 milioni, si è però chiuso senza offerte, cosa che ha portato ora la stessa Guardia Costiera a decidere di proseguire il percorso con l’avvio di una procedura negoziata. Non è noto al momento quale sia stata invece la sorte del primo, riguardante la costruzione di due ro-pax da 71,15 metri di lunghezza a fronte di un budget di 116 milioni di euro.
A ripercorrere il lungo iter che ha portato fino a questo punto è la stessa Determina a contrarre dello scorso 6 novembre che dà il via a questa nuova procedura.
Nel testo si richiamano tra gli altri il decreto Mit n.52/2018 – che ripartiva tra le diverse regioni italiane le risorse già stanziate dalla Finanziaria 2026 per il rinnovo delle flotte per il trasporto marittimo, lacuale e lagunare – così come la documentazione tecnico- amministrativa elaborata nel 2022 da E&Y Advisor e Rina Consulting che definiva le caratteristiche dei mezzi, la pubblicazione in Gazzetta Europea del bando di gara, con la successiva proroga, nonché infine la presa d’atto, all’indomani della scadenza della procedura, che al lotto 2 non risultavano pervenute offerte, formalizzata in un verbale che porta la data dello scorso 8 ottobre.
Da lì la decisione di pubblicare un avviso esplorativo volto a raccogliere – entro il termine “tassativo” del 1 dicembre 2025, manifestazioni di interesse con lo scopo di individuare un operatore economico con cui stipulare un accordo quadro per la fornitura di cinque unità Hsc, con importo a base di gara di 10,7 milioni per ognuna e un quadro economico complessivo (incluse opzioni, quinto d’obbligo e così via) di 129,47 milioni di euro.
Da ricordare che, come fissato nella documentazione del 2022 a firma di Rina Consulting, le unità Hsc, del tipo “aliscafo con configurazione delle ali a V”, avranno stazza lorda di 237 tonnellate, lunghezza fuori tutto di 31,5 metri e larghezza tra le ali di 14,5, essere in grado di raggiungere a pieno carico una velocità di 35 nodi, nonché poter ospitare 249 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio.
F.M.
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