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Anche Virgin Voyages pesa sui conti di Fincantieri: crescono i ricavi ma calano i margini

L’Ebitda margin dei primi nove mesi dell’anno impattato negativamente anche dalla consegnata posticipata di una nave già completata

di Redazione SHIPPING ITALY
8 Novembre 2022
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Il gruppo Fincantieri ha appena reso pubblici i suoi risultati relativi ai primi nove mesi dell’anno durante i quali i ricavi sono saliti a 5,315 miliardi (+17% rispetto ai primi nove mesi del 2021), mentre l’Ebitda è stato pari a 172 milioni di euro (in calo rispetto ai 330 milioni) e l’Ebitda margin è sceso al 3,2% escluse le attività passanti (era al 7,3% nello stesso periodo del 2021). Il risultato netto non è stato reso pubblico ma al 30 giugno scorso era in rosso per 234 milioni di euro e dunque anche al 30 settembre l’ultimo rigo del bilancio dev’essere rimasto in perdita.

Nei primi nove mesi del 2022 sono state consegnate 12 navi da crociera realizzate da 8 diversi stabilimenti produttivi, di cui due (Norwegian Prima e Viking Polaris) nel terzo trimestre dell’anno in corso.

Il carico di lavoro complessivo è pari a 34,5 miliardi di euro, circa 5,2 volte i ricavi del 2021 con ordini acquisiti per 3,3 miliardi di euro nel trimestre scorso: il backlog al 30 settembre 2022 è pari a 24,1 miliardi di euro (26,6 miliardi al 30 settembre 2021) con 92 navi in portafoglio e il soft backlog a circa 10,4 miliardi (9,4 miliardi al 30 settembre 2021).

A pesare sulle marginalità di guadagno del gruppo sono le infrastrutture e il posticipo di una nave prevista originariamente in consegna al suo armatore già nella prima metà dell’anno. “L’Ebitda del gruppo al 30 settembre sconta in particolare la flessione della marginalità del settore Infrastrutture, a seguito di un’analisi aggiornata dei rischi e dei costi effettuata dal nuovo management nel corso della prima parte dell’anno” si legge nella nota di Fincantieri. Che poi aggiunge a proposito del business navale: “Il settore Shipbuilding è influenzato negativamente dalla svalutazione dei lavori in corso (in base al principio IFRS9), effettuata nel primo semestre 2022 per riflettere il rischio controparte di un armatore cruise”. Non solo: “Sui risultati del periodo pesano inoltre l’incremento dei prezzi delle materie prime, in particolare dell’acciaio, e gli effetti sul mercato del lavoro e nella catena di approvvigionamento statunitense emersi a causa delle spinte inflazionistiche. Questi sono stati solo in parte compensati dagli efficientamenti dei processi gestionali realizzati in Italia, frutto anche degli investimenti effettuati negli ultimi anni”.

A proposito del rischio controparte nei confronti di un armatore Fincantieri aggiunge: “Il deterioramento della marginalità include l’effetto negativo (pari a euro 62 milioni) relativo alla svalutazione dei lavori in corso verso un armatore cruise (come da principio IFRS9), effettuata nel primo semestre 2022 per riflettere la valutazione aggiornata del rischio controparte a seguito del mancato ritiro di una nave. La sua consegna è prevista nel quarto trimestre di quest’anno, sulla base degli impegni assunti”. Il nome della controparte non viene pubblicamente riportato ma dovrebbe trattarsi di Virgin Voyages che già nei mesi scorsi aveva annunciato il posticipo della consegna della nuova nave Resilient Lady costruita a Genova – Sestri Ponente. “Al netto di tale effetto, l’Ebitda margin dei primi nove mesi dell’anno si sarebbe attestato a circa il 7%” spiega il gruppo navalmeccanico triestino.

La ritardata consegna di una nuova costruzione pesa anche finanziariamente sui conti del gruppo: “La Posizione finanziaria netta consolidata presenta un saldo negativo (a debito) per euro 3,03 miliardi, in lieve miglioramento rispetto al primo semestre 2022 (a debito per 3,296 miliardi). L’incremento rispetto al 31 dicembre 2021 (2,23 miliardi) è da ricondursi principalmente al posticipo della consegna di una nave da crociera dal terzo al quarto trimestre 2022, agli investimenti di periodo e al finanziamento delle fasi finali della costruzione di due unità cruise in consegna nel quarto trimestre dell’esercizio” spiega Fincantieri. Che aggiunge come “l’assorbimento di cassa dei primi nove mesi dell’anno è stato solo parzialmente bilanciato dalla consegna di quattro unità cruise nel periodo” E infine precisa che “la Posizione finanziaria netta consolidata risulta ancora condizionata dalla strategia di supporto agli armatori (132 milioni al 30 settembre 2022) implementata a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19”.

Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato questi risultati dicendo che “il terzo trimestre ha visto i primi chiari segnali di ripartenza degli ordinativi cruise, con una richiesta di navi equipaggiate con le tecnologie all’avanguardia e alimentate da motori di nuova generazione. Ha inoltre visto l’ingresso di nuovi operatori nel settore delle navi extra lusso, a conferma della ripresa del mercato crocieristico, prima di quanto inizialmente previsto. Anche il settore militare e delle navi offshore mostra un trend molto interessante sia nel breve che nel medio lungo termine. L’andamento economico risente ancora degli effetti già scontati nel primo semestre oltre al protrarsi dell’incertezza macro-economica e geopolitica e delle spinte inflazionistiche.”

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