Saimare compie 100 anni: “Merito degli azionisti e dei collaboratori”
Il presidente e a.d. Bartolomeo Giachino ripercorre le tappe che hanno portato alla nascite e all’affermazione dell’azienda nei decenni passati
—— COMUNICAZIONE AZIENDALE ——
Compie un secolo di vita Saimare, la società che dal 1924 è uno dei più importanti player a livello nazionale ed europeo occupando una posizione di leadership nel settore spedizionieristico prestando una gamma completa di servizi che coprono l’intero ciclo di assistenza a merci, navi, equipaggi e passeggeri.
Più precisamente fra le attività svolte figurano la cura delle formalità doganali, portuali e amministrative relativo a imbarco/sbarco merci, il trasferimento merci sotto vincolo doganale, l’assistenza diretta a passeggeri e auto al seguito, assistenza diretta presso i varchi doganali, consulenza e assistenza doganale, formalità relative ad arrivo/partenza navi, pratiche doganali relative a dotazioni e provviste di bordo, e operazioni di imbarco/sbarco equipaggi.
L’attuale presidente e amministratore delegato Bartolomeo Giachino festeggia questo importante anniversario definendolo “un grande orgoglio, anche perché in realtà Saimare nasce prima, alla fine dell’Ottocento come iniziativa sociale per aiutare gli emigranti che partivano sulle navi per le varie destinazioni delle Americhe. Poi la società – ricorda – viene costituita ufficialmente con il nome di Espresso Bagagli nel 1924 e nasce per iniziativa di sei società di Navigazione e su spinta del porto di Genova. Il porto di Genova spinse la nascita di questa azienda che doveva fare la logistica dell’epoca, che era logistica prevalentemente di bagagli e di assistenza ai funzionari che andavano nelle varie ambasciate”.
Le sei società che la costituirono furono: “la Navigazione Generale Italiana, la Veloce, il Lloyd Sabaudo, la Transatlantica italiana, Società Italiana di Servizi Marittimi e la Marittima italiana. Successivamente – prosegue il racconto – con l’evolversi del lavoro logistico e del lavoro portuale, Saimare passa anche alla logistica delle merci e diventa di proprietà della Finmare (Gruppo Iri)”.
Più tardi appunto cambiò nome in Saimare per dare una dimensione più globale alla sua attività.
“Nel 1987, quando iniziano le difficoltà per le aziende a partecipazione statale, l’uomo che ha creduto in più di più di tutti in questa azienda fu Aldo Spinelli che l’acquistò dal Gruppo Finmare e, sulla base dei risultati, posso ben dire che è stata una privatizzazione molto ben riuscita. Noi oggi, dopo 100 anni, conseguiamo proprio quest’anno il record di utili e l’aumento del personale” sottolinea il presidente.
“Quindi, un’azienda che è un bene economico e sociale del territorio, che ha 100 anni di vita e che si presenta ai prossimi con una forza che è determinata dal suo successo nel mercato. Successo di clienti, successo di qualità dei servizi e questo mi rende particolarmente orgoglioso” riconosce Giachino. Che riconosce il “merito degli azionisti che hanno sempre creduto in questa azienda, azionisti che arrivano tutti dal mondo della logistica, perché oltre al gruppo Spinelli abbiamo Cosulich, avevamo Clerici, abbiamo Scerni, Besozzi, la Tirrenia che è rimasta come azionista ed è anche un nostro cliente importante”.
Questa la conclusione: “Devo ringraziare in modo particolare i miei collaboratori, perché un’azienda è fatta dagli azionisti che ha, ma è anche fatta dai suoi collaboratori. Sono molto grato ai miei collaboratori dell’ottimo lavoro fatto in questi anni. Ringrazio gli azionisti della fiducia, ma ringrazio i miei collaboratori in tutte le sedi e in particolare Luciana Carminati, Stefano Bragone e Carlo Tigoli”.