• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

Il quotidiano online del trasporto marittimo

  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Economia

“Dovrà restare indipendente”: i paletti per la vendita di Interporto Padova illustrati da Greco e Tosetto

Alla presentazione del disciplinare di gara al Transport Logistic presenti Cma Cgm, FuoriMuro – Inrail, Rail Traction Company e Logtainer

di Nicola Capuzzo
4 Giugno 2025
Stampa

Monaco (Germania) – “Non mettiamo a gara un gioiello, lo vogliamo internazionalizzare”. In questa frase pronunciata dal direttore generale Roberto Tosetto è racchiuso il senso dell’operazione che vede Interporto Padova scorporare l’attività terminalistica (dal resto del business relativo all’immobiliare logistico) per trovare un nuovo azionista interessato a rilevarne il 70% al fine di sviluppare ulteriormente il traffico ferroviario. La procedura volta ad attrarre manifestazioni d’interesse è stata già avviata ma il presidente Luciano Greco, durante la fiera Transport Logistic di Monaco, ha convocato gli operatori (fra i presenti c’erano Cma Cgm, FuoriMuro – InRail, Rail Traction Company, Logtainer ma anche altri si sono già fatti avanti fra cui Contship Italia) per illustrare i dettagli del disciplinare di gara che è stato elaborato.

“Fino a fine giugno gli operatori potranno accreditarsi ed entrare nella data room, mentre ci sarà tempo fino a settembre per formulare i progetti da presentare” ha spiegato Greco. Tecnicamente verrà creata da Interporto Padova una newco alla quale saranno conferite le attività terminalistiche e di cui il 70% verrà appunto messo sul mercato. Il prezzo base è di 60 milioni di euro con possibilità di rialzi; il criterio di base per l’aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ma “in realtà – ha sottolineato sempre il presidente – l’offerta economica vale solo il 20% della valutazione complessiva. Il 40% riguarda la relazione tecnica e quindi fattori come la credibilità dei soggetti interessati, il network internazionale che possono vantare, la capacità attuale di fare treni merci su Padova e quella futura di portare nuove relazioni”. Esiste (ed è vista di buon occhio) la possibilità di partecipare in cordata con altre aziende.

Un parametro evidenziato, perché ritenuto particolarmente importante dall’attuale venditore, è “l’indipendenza” da grandi gruppi integrati e da modelli che tendono a restringere il mercato “perché – sottolineano i vertici della società – Interporto Padova deve rimanere un’infrastruttura aperta a vari operatori”. Una precisazione che sembra rivolta soprattutto ai grandi global carrier marittimi che spesso preferiscono gestire inland terminal dedicati esclusivamente ai propri traffici. Un altro fattore premiante sarà chiaramente “la solidità economico-finanziaria dei soggetti in gara”.

A proposito dei tempi della gara, Interporto Padova traguarda come conclusione dell’iter e formalizzazione dell’affare l’inizio estate del 2026 ma da contratto mantiene prudentemente la possibilità di non andare oltre al 31 dicembre del prossimo anno. Questo perché chi vende è una società che ha al suo interno come azionisti soci pubblici come Comune, Provincia e Camera di commercio che hanno tempi e procedure da rispettare per arrivare a deliberare l’operazione. Lo statuto della newco garantirà a Interporto Padova, azionista di minoranza al 30%, alcuni diritti particolari sull’asset come ad esempio il diritto di veto sulla trasformazione del terminal in qualcosa di funzionalmente diverso.

L’obiettivo operativo dichiarato è quello di salire con questa vendita dai circa 8mila treni/anno effettuati nel 2024 ai 15mila treni/anno che le attuali disponibilità di tracce ferroviarie consentirebbero di accogliere, con un occhio rivolto in particolare alle relazioni verso il resto d’Europa visto che oggi i convogli che arrivano e partono da Padova hanno come origine o destinazione soprattutto gli scali marittimi italiani (di Genova, Spezia, Livorno e Trieste in particolare). L’80% del traffico merci che transita per l’interporto di Padova è oggi riconducibile a intermodalità ferroviaria e il resto a trasporto su strada.

“Vogliamo continuare a investire ma a essere anche parte di un network di livello internazionale” è la conclusione di Tosetto, che ricorda come Interporto Padova abbia attualmente una patrimonializzazione superiore ai 400 milioni di euro (grazie in particolare agli asset immobiliari costruiti negli anni e che oggi si estendono su 3 milioni di mq di superfici) e un debito di circa 30 milioni (in diminuzione).

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY 

SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
Pubblicato il nuovo inserto speciale dedicato a BREAK BULK ITALY 2025
In 54 pagine il riassunto delle immagini, dei video, degli interventi e dei contenuti emersi durante i lavori del Business…
  • 2025
  • BREAKBULK ITALY
  • contenuti
  • foto
  • heavy lift
  • inserto speciale
  • interviste
  • Mestre
  • notizie
  • panel
  • porti
  • project cargo
  • relatori
  • speaker
  • spedizioni
  • trasporti eccezionali
  • video
1
Inserti speciali
29 Novembre 2025
Italia ancora leader per passeggeri in Europa, ma con meno crocieristi del 2019
Dati quinquennali Eurostat: Napoli sale al terzo posto nel podio della graduatoria dei porti più trafficati (tutto tricolore grazie allo…
  • 2019
  • 2024
  • AdSP
  • crociere
  • crocieristi
  • passeggeri
  • porti italiani
  • traffico
2
Market report
27 Novembre 2025
La Campania si prepara alla riassegnazione dei servizi marittimi regionali
Avviata la verifica di mercato rivolta agli armatori. Prorogato a tutto il 2026 il contratto con Caremar in vista della…
  • Alilauro
  • Caremar
  • Medmar
  • Napoli
  • Snav
2
Politica&Associazioni
25 Novembre 2025
Terminal container italiani, superato il miliardo di fatturato
Pubblicata l'annuale analisi di Fedespedi: comparto in crescita nel 2024, ma i newcomer soffrono
  • Fedespedi
  • lasct
  • MCT
  • SECH
  • Soteco
  • Terminal Flavio Gioia
  • Vado Gateway
1
Market report
21 Novembre 2025
Assogasliquidi-Federchimica danno i numeri del conto salato di Ets e Ets2
Secondo Bip Consulting previsti costi in aumento di circa il 50% per i trasporti marittimi e poco meno del 10%…
  • Assogasliquidi
  • BioGnl
  • Federchimica
  • Gnl
  • Pnrr
3
Politica&Associazioni
19 Novembre 2025
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version