Lanciati i nuovi bandi del Polo nazionale della dimensione subacquea (PNS): via al Batch 3
Sono dieci i progetti di ricerca e sviluppo, che riguardano lo sviluppo di protezioni per le infrastrutture subacquee e il miglioramento di materiali e strumentazioni sonar
Il Polo nazionale della dimensione subacquea ha appena pubblicato un bando riguardante 10 progetti di ricerca e sviluppo incentrati sul perseguimento degli obiettivi cardine alla base della costituzione del Pns, avvenuta nel dicembre 2023, ovvero la sovranità tecnologica e la competitività della nostra industria nella dimensione subacquea.
La capacità di operare compiutamente negli abissi marini è mirata alla salvaguardia delle infrastrutture strategiche subacquee (gasdotti e dorsali di cavi per il trasposto di dati ed energia) e al conseguente accesso a risorse energetiche e minerarie al momento inaccessibili.
Una nota della Marina Militare evidenzia che i 18 progetti avviati dal Pns in un anno e mezzo hanno contribuito alla realizzazione di due assetti fondamentali, chiave d’accesso all’ambiente sottomarino: un sistema di controllo e sorveglianza subacqueo e un veicolo autonomo multi-missione.
Alle prime otto chiamate hanno partecipato oltre cento realtà industriali e accademiche e, a partire dal 2026, saranno disponibili i primi prototipi sviluppati dalle società aggiudicatrici, tra cui si annovera la presenza di PMI e università.
Tre dei progetti a bando, per un importo medio di 10 milioni di euro ciascuno (è previsto il co-finanziamento al 50%), riguardano lo sviluppo di effettori in grado di proteggere le infrastrutture subacquee, di un sonar ad apertura sintetica e di un sistema di propulsione innovativo per veicoli autonomi subacquei.
Due progetti, per un importo rispettivamente di 5 e 6 milioni di euro ciascuno (anch’essi co-finanziati al 50%), riguardano lo sviluppo di materiali idonei a operare in ambienti subacquei estremi e di un Lidar (strumento di imaging ottico attivo basato su tecnologia Laser) in grado di migliorare la qualità dell’immagine a distanze superiori rispetto ai sonar.
I restanti progetti (due da 1 milione di euro, uno da 2 milioni di euro e l’altro da 4 milioni di euro, tutti co-finanziati al 50%) sono aperti all’iniziativa dei proponenti. L’obiettivo è raccogliere proposte di ricerca innovative, sia a basso livello di maturità tecnologica (TRL-Technology Readiness Level), mirate a esplorare nuovi percorsi o tecnologie ancora in fase iniziale, sia a TRL elevato, volte ad accelerare la validazione in ambiente operativo di dimostratori già consolidati.
Con questo nuovo lotto di bandi, il Pns consolida il proprio ruolo di motore dell’innovazione nella dimensione subacquea in un contesto internazionale in cui la competizione tecnologica e la complessità dello scenario geopolitico rendono sempre più urgente lo sviluppo di capacità nazionali all’avanguardia, autonome e resilienti.
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