Il traghetto Drea entra al porto di Taranto per ragioni di sicurezza
Deri (Capitaneria di Porto) spiega che non si poteva correre il rischio di una rottura del cavo di rimorchio. Il Comune insiste affinché la nave lasci lo scalo il prima possibile
Nuova puntata nella telenovela del traghetto Drea della società Med Fuel che da settimane vaga per il Mediterraneo e lungo le coste italiane alla ricerca di un approdo per effettuare i lavori di rimozione e smaltimento di pannelli contenenti amianto presenti nelle cabine. Dopo il diniego a entrare in porto a Taranto annunciato dalla locale Autorità di sistema portuale, nelle scorse ore la Capitaneria di porto, guidata dal comandante Leonardo Deri, ha accolto positivamente la richiesta del comandante del rimorchiatore Protug75 di poter entrare e ormeggiare in banchina all’interno dello scalo jonico per ragioni di sicurezza.
“Il rimorchiatore Protug75 ieri sera ha dichiarato di non essere in sicurezza per peggioramento condizioni meteo e ha richiesto un accosto qui a Taranto. Ovviamente per questi motivi non potevamo rifiutarlo e stamattina con l’ausilio dei servizi tecnico nautici il Drea sta arrivando a Taranto dove sosterà per il tempo strettamente necessario senza effettuare lavori a bordo” fa sapere Deri a SHIPPING ITALY.
Che poi precisa: “In questo caso non potevano rifiutare l’accosto. Se avesse rotto il cavo di rimorchio per le condizioni meteo avverse la nave sarebbe stata alla deriva senza persone a bordo nel Golfo di Taranto. Situazione ovviamente inaccettabile per la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino”.
I certificati di rimorchio del Rina sono peraltro in scadenza e dovranno dunque essere rinnovati prima che la nave possa riprendere il largo sempre al traino di un rimorchiatore.
Dal Comune di Taranto è arrivato l’aggiornamento che la situazione è sotto costante monitoraggio e che la presenza della nave sarà limitata al tempo strettamente necessario a ristabilire le condizioni di sicurezza e consentire la ripresa della navigazione. La posizione del primo cittadino rimane netta: la bonifica della nave non potrà essere effettuata a Taranto. L’amministrazione chiede con fermezza che vengano date garanzie precise sul rispetto delle procedure di sicurezza e ambientali, a tutela della salute pubblica e del territorio. Per queste ragioni saranno coinvolte Arpa Puglia e Asl, chiamate ad attivare eventuali monitoraggi straordinari di carattere ambientale e sanitario. “La posizione dell’Amministrazione è chiara e definitiva – si legge in una nota – non saranno tollerate decisioni in contrasto con la volontà della città”.
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Il porto di Taranto ci ripensa e nega l’attracco al traghetto Drea di Med Fuel
