Al via le operazioni per la rimozione della Guang Rong a Marina di Massa
Previsto lo scarico dello scafo entro fine anno e a seguire riparazioni subacquee per sigillare le falle, pressurizzazione con sistemi di pompaggio per liberare i compartimenti dall’acqua, e ripristino del galleggiamento naturale

E’ ufficialmente entrata nel vivo la fase operativa per la rimozione della nave general cargo Guang Rong (bandiera cipriota), arenatasi sul litorale di Marina di Massa il 28 gennaio scorso, dopo aver urtato il pontile locale e aver subito un’avaria del motore in condizioni meteomarine avverse.
Le operazioni di recupero della nave, impiegata nel trasporto di materiali derivanti dalla lavorazione del marmo da Marina di Carrara a Genova per i lavori della nuova diga foranea, come è noto, sono state affidate alla società Fratelli Neri S.p.a. e all’olandese Blue Tack, sotto il monitoraggio costante delle autorità competenti (Capitaneria di Porto, Ministero dell’Ambiente, Arpat, ecc.).
Il cronoprogramma prevede che la prima e più lunga fase sia interamente dedicata alla rimozione del carico, che ammonta a circa 9.000 tonnellate di materiali. I tempi per concludere questa fase sono stimati in circa 7 giorni per predisporre le prime operazioni di svuotamento e di almeno 5 settimane di lavoro per trasportare tutto il marmo nel porto di Marina di Carrara. L’Arpat effettuerà il campionamento dei materiali per escludere qualsiasi contaminazione, garantendo che possano essere utilizzati per la destinazione finale: la diga foranea di Genova. Saranno anche recuperati i materiali finiti in mare la notte del sinistro.
Al termine dello scarico e con il consolidamento dello scafo previsto entro la fine dell’anno (condizioni meteo permettendo), si passerà alla fase cruciale di recupero della nave. Come spiegato a noitv.it dal comandante Enrico Mucci, amministratore delegato di F.lli Neri S.p.A., i passaggi tecnici di questa fase riguardano prioritariamente le riparazioni subacquee che verranno eseguite sullo scafo per sigillare le falle provocate dall’incaglio sul basso fondale. Si procederà alla pressurizzazione tramite sistemi di pompaggio con l’obiettivo è liberare i compartimenti interni dall’acqua penetrata, ripristinando così il galleggiamento naturale. La nave verrà quindi addrizzata e messa in assetto stabile. Una volta verificata e certificata la sicurezza strutturale, la Guang Rong sarà rimorchiata verso una destinazione definitiva, previo nulla osta della Capitaneria di Porto.
La vicenda della Guang Rong ha suscitato particolare attenzione anche per i retroscena che hanno portato all’incaglio del 28 gennaio. La nave, che in passato era già stata oggetto di provvedimenti di fermo da parte della Guardia Costiera per gravi irregolarità di safety, era operativa con una deroga (concessa dal Registro Rina e accolta dalla Capitaneria genovese) nonostante uno dei due motori fosse in avaria. Il mercantile, colto da un fortunale ampiamente previsto, non si era messo al riparo, finendo alla deriva contro il pontile di Marina di Massa, provocandone il parziale abbattimento.
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