Demolizioni e velocità possono salvare il mercato del trasporto container
Secondo Bimco nel 2026 e 2027 si potrebbe mantenere un sano equilibrio fra domanda e offerta, malgrado il ritorno a Suez, purché si intervenga su altri fattori

Il ritorno alle rotte del Canale di Suez incombe sulle prospettive di mercato.
Lo evidenzia la periodica panoramica elaborata da Bimco: il ritorno alle normali rotte del Mar Rosso e del Canale di Suez in un futuro non troppo lontano sembra sempre più probabile, il che potrebbe comportare una riduzione del 10% della domanda di trasporto marittimo. Come emerso nelle scorse settimane a partire da gennaio, il servizio Indamex di Cma Cgm tornerà completamente al Canale di Suez, mentre il servizio Mex utilizzerà il Canale di Suez per la tratta di ritorno dall’Europa all’Asia. Se queste modifiche avranno successo, altri vettori potrebbero gradualmente iniziare a cambiare i loro servizi tornando al Canale di Suez.
“Ipotizzando un aumento significativo della demolizione delle navi più vecchie e una riduzione della velocità media di navigazione, prevediamo che le condizioni medie di mercato nel 2026 saranno simili a quelle del 2025, ma il 2027 potrebbe registrare un leggero indebolimento. Prevediamo una crescita della domanda di navi del 2,5%-3,5% sia nel 2026 che nel 2027, mentre l’offerta dovrebbe crescere del 3% nel 2026 e del 3,5% nel 2027” ha affermato Niels Rasmussen, analista capo di Bimco.
Si prevede che la capacità della flotta supererà i 36 milioni di teu entro la fine del 2027. La capacità nei segmenti di dimensioni più piccole, mentre la capacità delle navi di dimensioni superiori a 12.000 teu, è prevista in crescita del 20%. Bimco ha incluso 750.000 teu di demolizioni nelle sue previsioni per il 2026-2027, un aumento significativo rispetto agli ultimi nove anni. Ciò contribuirà a ridurre la stima di 1,8 milioni di teu di demolizione accumulata negli ultimi cinque anni.
Decisivo sarà un ulteriore fattore. Nonostante l’aumento della congestione portuale, la velocità media di navigazione ponderata in base alla capacità è scesa da inizio anno 2025 a 14,7 nodi, rispetto ai 14,8 nodi del 2024. Le velocità, tuttavia, rimangono elevate rispetto ai 14,4 nodi del 2023. Con l’aumento delle consegne di navi, si prevede che i vettori rallenteranno la velocità delle navi e nella stima Bimco ha incluso una riduzione di velocità dello 0,25% sia nel 2026 che nel 2027. In caso contrario, l’offerta potrebbe crescere di 1,2 punti percentuali in più in entrambi gli anni.
Intanto sulla ‘riapertura’ di Suez è svolto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un incontro del Cism dedicato al tema della sicurezza marittima. Una nota di Porta Pia ha evidenziato come “il Mit stia lavorando in stretto raccordo con tutte le amministrazioni competenti (Esteri, Difesa, Interno, Cocist, Mimit, Comando CP) e gli armatori per favorire un graduale ritorno alla normalità delle rotte commerciali, con particolare riferimento al Mar Rosso. Un’area di importanza cruciale per i traffici tra il Mediterraneo e l’Indo-Pacifico, il cui pieno ripristino rappresenta un obiettivo fondamentale per la stabilità delle catene logistiche e per la competitività del sistema economico italiano ed europeo. È stato sottolineato come le condizioni di sicurezza lungo le rotte marittime siano oggi garantite dall’impegno della Marina Militare italiana, in coordinamento con le marine di altri Paesi Ue, all’interno di un quadro di cooperazione internazionale volto a tutelare la libertà di navigazione e la sicurezza degli equipaggi. Nel suo intervento, il viceministro edoardo Rixi ha inoltre ricordato le sue recenti missioni istituzionali in India, Qatar ed Egitto, che hanno consentito di rafforzare il dialogo con partner strategici e di consolidare relazioni fondamentali per la sicurezza e la stabilità dei traffici marittimi nell’area Mena”.
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