A giorni prenderà il via la rimozione della Guang Rong
Il primo step dell’operazione condotta da F.lli Neri sarà lo svuotamento del carico della nave impegnata nei lavori della diga di Genova, incagliatasi a Massa a gennaio

È ufficialmente iniziata la fase operativa per la rimozione della nave general cargo Guang Rong, rimasta incagliata lo scorso 28 gennaio dopo aver urtato il pontile del porto di Marina di Massa.
Come è noto la nave era impegnata nel trasporto di materiali da Marina di Carrara a Genova nell’ambito dei lavori della nuova diga foranea dello scalo ligure. Al momento del sinistro, dopo aver viaggiato per mesi fra Liguria e Toscana con uno dei due motori in avaria grazie a una deroga del registro Rina (anche organismo di bandiera della nave, Cipro, nonché direttore lavori della diga) accolta dalla Capitaneria genovese, si trovava alla fonda fuori da Marina di Carrara da tre giorni e, malgrado il fortunale in arrivo fosse ampiamente previsto e le dotazioni tecniche come detto non al meglio, non si mise al riparo, finendo per disincagliarsi, andare alla deriva e arenarsi a Massa.
Dopo le prime operazioni di messa in sicurezza, con la rimozione di carburanti e olii lubrificanti a bordo, la nave è stata stabilizzata e sorvegliata dalle autorità competenti. Le operazioni sono affidate alla società italiana Fratelli Neri S.p.a. e alla società olandese Blue Tack, sotto il costante monitoraggio della Capitaneria di Porto, di Arpat, del Comune di Massa e delle forze dell’ordine.
Il piano operativo, ancora ieri due giorni fa oggetto di una riunione fra Capitaneria di Porto, Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza, prevede l’allestimento di un nuovo cantiere entro pochi giorni e l’arrivo delle strumentazioni necessarie. La nave sarà progressivamente svuotata del carico, circa 9.000 tonnellate di materiali derivanti dalla lavorazione del marmo, che verranno trasferiti su un pontone e poi conferiti in un’area predisposta all’interno del porto di Marina di Carrara. Arpat campionerà i materiali per verificarne eventuali contaminazioni, garantendo che possano essere utilizzati per la realizzazione della diga foranea a protezione del porto di Genova.
Le operazioni di rimozione del carico dureranno circa quattro settimane, dopodiché la nave sarà ispezionata, certificata e messa in sicurezza prima del trasferimento verso un porto definitivo, previo nulla osta della Capitaneria di Porto.
Saranno inoltre recuperati i materiali finiti in mare la notte dell’incidente, prima che la nave si fermasse sul basso fondale vicino al pontile. Tutte le operazioni saranno costantemente supervisionate dagli enti competenti, con monitoraggi ambientali, ispezioni subacquee, pattugliamenti aerei e navali, e acquisizione di immagini satellitari per prevenire eventuali anomalie.
Le istituzioni coinvolte ribadiscono il loro impegno nella tutela dell’ambiente marino, assicurando che ogni fase della rimozione avvenga nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e della salvaguardia del territorio.
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