Dalla Marinvest di Aponte 29 milioni per un altro quartier generale di Msc a Napoli
La sub-holding italiana ha chiuso l’ultimo bilancio in perdita di 46 milioni a causa del risultato negativo di Gnv che ha più che compensato i proventi finanziari positivi di Lsct, Msc Italia e altre aziende del gruppo

Il Gruppo Msc si appresta a realizzare a Napoli un suo nuovo quartier generale.
La sub-holding italiana Marinvest nel suo ultimo bilancio da poco depositato rivela di aver investito nel capoluogo campano con l’acquisto di un immobile del valore di 29 milioni di euro perfezionato lo scorso marzo. Secondo quanto riferito a SHIPPING ITALY da fonti vicine al gruppo ginevrino dovrebbe trattarsi di un immobile sito in via Agostino Depretis 40, esattamente di fronte all’attuale sede di Msc Crociere a Napoli, come “il palazzo dei Telefoni” (detto anche centrale dei telefoni di Stato); un palazzo monumentale che fa parte della trilogia dei palazzi dei telefoni realizzati in città intorno agli anni venti del secolo scorso. Con ogni probabilità, una volta ristrutturato, accoglierà il crescente personale di Msc Crociere e di altri tour operator e aziende entrate nell’orbita del gruppo fondato o controllato da Gianluigi Aponte.
La stessa Marinvest nel 2025 ha sottoscritto due contratti di finanziamento per complessivi 41 milioni di euro dopo aver estinto anticipatamente cinque finanziamenti per complessivi 11,9 milioni con cancellazione delle relative ipoteche e garanzie.
Nei ‘fatti di rilievo avvenuti nel corso dell’esercizio’ la cassaforte italiana di Msc segnala anche i due versamenti in conto capitale, ricevuti tra luglio e settembre dello scorso anno dal socio unico Sas Luxembourg Sarl (la holding operativa lussemburghese di Aponte), per complessivi 166,5 milioni di euro che sono stati successivamente versati alla controllata Grandi Navi Veloci.
Il risultato in rosso della compagnia di traghetti genovese (perdita di 256 milioni di euro) ha trascinato in negativo anche il risultato netto della Marinvest, che ha chiuso l’ultimo esercizio con una perdita di 46,8 milioni (rispetto invece a un profitto di 7,5 milioni ottenuto l’anno prima), nonostante proventi da partecipazioni saliti a 45 milioni di euro (dai 35 milioni del 2023).
A proposito di proventi da imprese controllate, non solo Gnv ma anche Snav ha chiuso l’ultimo esercizio in rosso di 1 milione di euro, mentre l’agenzia marittima Msc Italia (l’ex Msc Le Navi) ha contribuito positivamente con un utile netto di quasi 7,5 milioni, l’agenzia marittima Spadoni di Livorno con un profitto di 1,1 milioni e Msc Crociere Spa con un risultato netto positivo di 3,7 milioni.
Fra le imprese collegate la regina dei proventi finanziari a Marinvest è sempre La Spezia Container Terminal (partecipata al 40% da Msc) che ha mandato in archivio il 2024 con 32,6 milioni di euro di utile netto e Ignazio Messina & C. (partecipata al 49%) con 11,8 milioni di euro di risultato netto positivo, a cui si aggiungono altri 4,7 milioni di utili generati da Roma Cruise Terminal (33,3%), quasi 4 milioni da Terminal Napoli (22,4%) e 3,5 milioni da Lorenzini & C. (50%).
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L’immobile di via Agostino Depretis 40 a Napoli




