Clia lamenta ancora i ritardi nel cold ironing nei porti italiani
Per le compagnie da crociera gli stati sono troppo lenti nell’implementazione del sistema necessario a ridurre le loro emissioni nocive

I tempi per l’implementazione da parte dello Stato italiano di sistemi di cold ironing (elettrificazione delle banchine) nei porti dello stivale sono di nuovo stati protagonisti della protesta portata da Clia, associazione che raggruppa a livello mondiale le compagnie crocieristiche, all’Italian Cruise Day svoltosi a Catania.
“Le compagnie crocieristiche stanno investendo in modo significativo per ridurre le emissioni sia in mare che in porto, con diverse innovazioni e tecnologie, per esempio equipaggiando le navi con sistemi per allacciarsi alla rete elettrica e spegnere i motori quando sono ferme all’ancora. Oggi il 60% delle crociere è dotato di questa tecnologia, e la percentuale cresce ogni anno” ha evidenziato Nikos Mertzanidis, executive director in Europa di Clia.
L’associazione delle compagnie crocieristiche infine aggiunge: “Tuttavia, man mano che le nostre navi evolvono, devono farlo anche i porti e le destinazioni, ma oggi solo il 3% degli scali nel mondo è pronto e nessuno ancora in Italia. Sappiamo che alcuni porti italiani stanno compiendo progressi e altri hanno già avviato i test. Ci auguriamo di poter vedere presto questa tecnologia operativa anche in Italia”.
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