Prima Lng bunker tanker per Novella (Sofipa) entrata nel capitale di G&H Shipping
Prosegue invece il confronto con i sindacati dei marittimi di Ciane per la procedura di licenziamento collettivo avviata la scorsa estate

Debutto nel trasporto marittimo di Gnl per il gruppo armatoriale genovese guidato dalle famiglie Novella e Stegagnini: la holding Sofipa, che controlla le società Ciane e Calisa, è diventata infatti azionista al 33% di G&H Shipping, spostandone la sede da Livorno a Genova. Gli accordi fra le parti hanno previsto anche la posibilità di un aumento di capitale da 12,2 milioni di euro riservato a Sofipa al termine del quale quest’ultima potrà arrivare a detenere l’80% delle azioni, mentre gli altri due soci, la pisana Gas&Heat Spa e la genovese San Giorgio del Porto, rimarrebbero con una partecipazione del 10% ciascuna.
Nel verbale di assemblea straordinaria che ha definito questa operazione si legge infatti che l’importo in questione sarà sottoscritto da Sofipa “solo al verificarsi di una serie di condizioni sospensive, entro la data del 27 febbraio 2026”. Marco Novella a SHIPPING ITALY ricorda in proposito che la “G&H Shipping Srl è una società armatoriale titolare della nave gasiera Gnl small scale, da denominarsi ‘Green Pearl’, che sta finalizzando presso il cantiere genovese San Giorgio del Porto i test in vista della consegna a un primario operatore del mercato del gas naturale liquefatto per un contratto di noleggio a lungo termine”.
Non è un mistero che il noleggiatore in questione risponda al nome di Axpo, che ne ha recentemente annunciato l’arrivo nei primi mesi del prossimo anno. Da rilevare come, nella stessa occasione, Axpo, interessata al bunkeraggio Gnl non solo a Genova ma nell’intera area tirrenica, abbia ventilato un interesse anche per il progetto Gnl Med di realizzazione di un deposito Gnl a Vado Ligure, portato avanti proprio dal gruppo guidato da Novella in partnership con Autogas.
Proprio Marco Novella diventerà presidente del consiglio di amministrazione di G&H Shipping, mentre i consiglieri saranno Claudio Evangelisti e Ferdinando Garrè, patron rispettivamente di Gas&Heat e San Giorgio del Porto. La Green Pearl, bettolina per il bunkeraggio di Gnl costruita in Turchia per conto dell’associazione temporanea di imprese tra Gas and Heat S.p.A. e San Giorgio del Porto (numero di scafo SG118), ha una capacità di 7.500 metri cubi di Gnl e, secondo quanto riferito dal cantiere costrutttore, “rappresenta il primo esempio europeo di applicazione di un sistema di bunkeraggio che le permetterà di fornire servizi sia ship-to-ship che ship-to-truck. Tramite un apposito skid posizionato sulla nave, denominato LNG4Speed brevettato da Gas and Heat, consente infatti il trasferimento di Gnl con i massimi standard di sicurezza, ad autocisterne a terra, che poi trasportano e distribuiscono il Gnl su strada agli utenti finali”.
In parallelo a questa nuova operazione, il gruppo Sofipa è alle prese proprio in questi giorni anche con la procedura di licenziamento collettivo avviata per la controllata Ciane, azienda attiva nel bunkeraggio portuale a Genova e Savona. La Regione Liguria (Unità Organizzativa Politiche del Lavoro e Centri per l’Impiego) ha inizato l’opera di mediazione con i sindacati dei lavoratori dopo che è fallito il tentativo di trattativa fra le parti su numero e modalità degli esuberi.
Ciane aveva annunciato la scorsa primavera l’avvio di questa procedura sia per la progressiva diminuzione delle attività di bunkeraggio navale nel capoluogo ligure sia per l’arrivo di un newcomer (la società veneziana Petromar) che avrebbe eroso quote di mercato nei servizi di trasporto e fornitura di carburante alle navi. Cosa che effettivamente è avvenuta ma solo nel corso dei mesi estivi perchè da settembre la stessa Petromar si è ritirata riportando le sue due bettoline a Venezia e interrompendo la propria fornitura in Liguria. Per effetto di ciò i marittimi sostengono che il lavoro di Ciane sia tornato ai livelli precedenti all’ingresso di un concorrente avvenuto la scorsa estate mentre l’azienda ritiene che l’equilibrio economico-finanziario dell’attività non consenta di rivedere gli annunciati tagli al personale imbarcato a bordo. I sindacati nei giorni scorsi erano pronti a indire uno sciopero dei lavoratori delle bettoline che al momento è stato però sospeso.
Su questo argomento Novella spiega che “la pur sofferta procedura di licenziamento collettivo non deriva dalla comparsa della concorrenza nel servizio del bunkeraggio e dalla sua successiva rinuncia – fatto che semmai dimostra ancora una volta che detto servizio non offre le condizioni per un’equilibrata presenza di più operatori – ma dalla sempre maggiore insostenibilità economica della gestione del bunkeraggio. Quanto al numero dei marittimi posti in procedura di licenziamento collettivo – aggiunge – va notato che, anche a seguito di fatti intervenuti negli ultimi mesi da quando la procedura è stata avviata, nonché di qualche pensionamento, il numero degli esuberi è ridotto dagli originari undici agli attuali sette; in più, l’azienda è pronta a prestare alcune garanzie di ricollocamento per i marittimi coinvolti dalla procedura stessa”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI




