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Salvataggio Moby: Msc potrà salire al 49% e inglobare navi cinesi e rimorchiatori

Secondo l’ultima versione del piano di concordato il gruppo di Gianluigi Aponte potrà salire rispetto al 25% iniziale, rilevare la proprietà delle due nuove costruzioni ed evitare la vendite della divisione rimorchio

di Nicola Capuzzo - Andrea Moizo
9 Giugno 2022
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Il gruppo Msc di Gianluigi Aponte non solo salverà dal rischio di fallimento o di amministrazione straordinaria Moby con un’iniezione di capitale e diventando socio al 25% ma avrà anche la possibilità di salire fino al 49% del capitale, di non fare vendere il business dei rimorchiatori e di sostituirsi alla società di leasing Icbc nell’acquisto e successivo noleggio dei due nuovi traghetti in costruzione in Cina per la Fratelli Onorato Armatori.

Lo rivela Reorg Research citando alcune fonti di settore e la conferma ufficiale si trova nei documenti appena depositati nell’ambito del concordato preventivo di Moby e di Compagnia Italiana di navigazione che entro fine mese andrà al voto dell’adunanza dei creditori.

La prima novità rilevante, rispetto alle ultime informazioni riportate da SHIPPING ITALY a inizio maggio, è appunto quella che Msc non solo inietterà 81 milioni di euro per rilevare il 25% della ‘balena blu’ ma si è assicurata anche il diritto di salire fino al 49% del capitale attraverso un ulteriore aumento da 69 milioni di euro. Nel business plan 2023-2025 appena aggiornato si legge che questo aumento di capitale potrebbe essere effettuato anche per evitare la cessione della divisione rimorchio e incrementare di 19 milioni di euro la posizione finanziaria della società.

Negli stessi documenti si ricorda peraltro che la dismissione del business relativo al rimorchio era attesa entro il corrente mese di giugno ma sarà (eventualmente) posticipata al secondo semestre del 2022. Msc dunque, nel caso questa divisione non venga ceduta, si ritroverà dunque proprietaria al 49% anche di una Moby che rimarrà attiva pure nel rimorchio portuale (attualmente nei porti della Sardegna). Nello stesso settore Aponte oggi controlla al 100% la società ConTug operativa nel porto calabrese di Gioia Tauro.

Un’altra novità interessante riguarda le due nuove navi traghetto in costruzione in Cina presso il cantiere Guanghzou Shipyard International. Dai documenti ufficiali si scopre intanto che il loro prezzo unitario è di 160 milioni e che le consegne sono state leggermente posticipate ai mesi di febbraio e aprile 2023. La società titolare dei contratti di leasing con Icbc, vale a dire la Fratelli Onorato Armatori controllata in quote paritetiche dai fratelli Alessandro e Achille Onorato (figli di Vincenzo), nel corso del 2021 è stata ceduta al prezzo simbolico di 1 euro a Moby per cui, come originariamente previsto dai vari piano proposti ai creditori, le due nuove costruzioni sono a tutti gli effetti state riportate dentro al perimetro aziendale del gruppo.

Nell’ultima relazione di attestazione del piano e della proposta di concordato di Moby e di Cin (a cura del prof. Marcello Pollio) si legge che Moby, con la memoria del 31 marzo 2022, ha precisato che, “con riferimento all’operazione di sale and charter back afferente alle due motonavi in corso di costruzione presso il cantiere cinese, la società ha prontamente avviato interlocuzioni con Icbcl volte a rappresentare la necessità di acconsentire, da parte di Icbcl, al rilascio del consenso alla liberazione degli impegni assunti nel 2018 a garanzia della concessione del leasing, da parte di Achille Onorato e Alessandro Onorato mediante la sottoscrizione del ‘Negative share pledge’ comportante l’obbligo di non sottoporre a vincolo alcuno, durante il periodo di noleggio di ciascuna delle due navi cinesi, le quote di F.lli Onorato Armatori”.

Ma c’è di più: il documento rivela anche che “Icbcl si è riservata di riemettere una rinnovata approvazione del credito all’esito di un più completo esame della situazione complessiva del Gruppo Onorato e del piano di ristrutturazione in corso, lasciando alla Fratelli Onorato Armatori la facoltà di individuare un nuovo soggetto finanziatore che possa sostituirsi a Icbc nell’ipotesi in cui questa non dovesse determinarsi a confermare il finanziamento”.

Il ‘salvatore’ (finanziatore) nel caso sarà ancora Gianluigi Aponte: “Moby – è scritto – ha già ricevuto una comunicazione da Msc in data 31 marzo 2022 con cui quest’ultima si è espressamente dichiarata disponibile a subentrare nella posizione contrattuale di Icbc, alle medesime condizioni, anche economiche, del contratto originariamente concludo fra la Fratelli Onorato e le società del Gruppo Icbc Financial Leasing Company Ltd”. Con questo impegno è stata dunque superata una delle condizioni sospensive poste dai commissari giudiziali per procedere con il concordato preventivo di Moby e Cin perché, se anche la finanziaria cinese si chiamasse fuori dagli impegni con Onorato, la Msc sarebbe pronta a subentrare acquistando le navi e noleggiarle a Moby.

Le caratteristiche tecniche delle due nuove costruzioni sono le seguenti: 237 metri di lunghezza, 33 di larghezza, 2.500 passeggeri, 500 cabine, 3.850 metri lineari di garage per i trailer, 23,5 nodi di velocità, scrubbers fitted e Lng ready. Moby potrebbe impiegarle sui collegamenti Livorno-Olbia, Genova-PortoTorres, Civitavecchia-Olbia e Genova-Livorno-Cagliari.

Intanto martedì mattina alcuni ispettori della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto si sono recati presso la sede di Moby a Livorno e per alcune ore ha occupato gli uffici della compagnia, interdicendo l’accesso ai dipendenti. L’operazione scaturirebbe da un’inchiesta della Procura di Napoli, che avrebbe disposto ispezioni simili presso la sede dell’associazione Marittimi per il Futuro, a Torre del Greco. Al centro dell’indagine ci sarebbero le azioni di alcuni dipendenti di Moby, iscritti alla predetta associazione, volte a perpetrare una presunta truffa all’Inps. La compagnia ha fatto sapere che il suo eventuale coinvolgimento è solo nella veste di parte lesa e che precauzionalmente il personale coinvolto è già stato sospeso in attesa di conoscere gli sviluppi del prosieguo dell’indagine.

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