Anche a Taranto malumori sulla riorganizzazione delle Dogane
A criticare il declassamento della sede locale è stata la Cgil ionica: “Scelta che danneggia il porto e non tiene conto del gettito annuale generato di 1,2 miliardi di euro”

“La recente riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha declassato l’Ufficio di Taranto dalla prima alla quarta fascia, assegnandole di fatto un livello non adeguato rispetto alle attività svolte da coloro che quotidianamente operano nell’Ufficio”.
Lo ha denunciato una nota della sede tarantina della Cgil, dopo che proteste di analogo tenore sono montate nei giorni scorsi a Ravenna e in Liguria. Nel mirino in particolare “graduazioni” e “pesature” adottate per classificare gli uffici: “Non si considerano le diversità esistenti, soprattutto in ambito accise, tra le diverse attività svolte; si tralascia che nel territorio di Taranto insistono alcune tra le più importanti strutture industriali nazionali; non si valorizza in alcun modo la circostanza secondo cui l’Ufficio delle Dogane di Taranto genera un gettito erariale di oltre 1 miliardo e duecento milioni di euro l’anno; che il rilancio del porto, dell’economia del territorio, dell’occupazione (tanto sbandierate in sedi istituzionali) mostrano in realtà le vere scelte, ribadiamo politiche, poste in essere dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, scelte che vanno a vantaggio di alcuni e a sicuro nocumento del porto di Taranto e dei suoi lavoratori tutti, dipendenti dell’Agenzia, spedizionieri e di tutto l’indotto interessato”.
Il sindacato è deciso a non fermarsi alla critica: “Coinvolgeremo la Regione, perché il declassamento va esattamente nella direzione contraria a quella per cui abbiamo lavorato in questi anni per lo sviluppo del porto, fondamentale non solo per l’economia locale ma anche per quella regionale e nazionale” ha dichiarato Mimmo Sardelli segretario generale Funzione pubblica Cgil Taranto.
“L’Ufficio delle Dogane di Taranto è determinante nel settore delle energie (gas naturale, elettricità, gasolio, fonti rinnovabili etc.), nei controlli sulle merci, sui tabacchi e sui prodotti in monopolio, nonché nel settore agroalimentare ove opera a stretto contatto ed in collaborazione con i maggiori produttori nazionali” si legge ancora nella nota. “È preposto alla vigilanza e ai controlli aeroportuali, eroga le agevolazioni sui prodotti energetici (per gli autotrasportatori, ad esempio, che costituiscono una categoria di operatori largamente presente sul territorio) e da sempre offre i propri servizi alle più importanti società di logistica internazionale”.
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