Grimaldi chiede metà della Darsena Europa e propone di restituire aree a Livorno
Terminal Darsena Toscana ha presentato il piano industriale con istanza di modifica della concessione avente ad oggetto la retrocessione di 150.000 mq di aree, di 492 metri lineari di banchine e la corrispettiva acquisizione di 194.000 mq di nuove aree e di 600 metri lineari di banchine

Dopo la manifestazione di interesse presentata a inizio gennaio dalla cordata formata da Msc, Lorenzini e gruppo Neri e recentemente accolta con favore dalla locale port authority, un altro primario attore dello shipping s’è fatto avanti per Darsena Europa, il progetto di espansione del porto di Livorno che prevede la realizzazione di un nuovo terminal container e di un nuovo terminal ro-ro su fondali adeguati per le navi di ultima generazione.
A rivelarlo è stato conto il commissario straordinario all’opera e presidente dell’Autorità di sistema portuale locale Luciano Guerrieri: “Una istanza per la costruzione e gestione del 50% del Terminal Darsena Europa è stata presentata ieri all’Autorità di Sistema Portuale il Terminal Darsena Toscana (Tdt). Nell’oggetto della richiesta si legge che la domanda del terminal operator del Gruppo Grimaldi è volta a garantire la prosecuzione operativa dell’attività terminalistica, in correlazione ad una proposta di progetto di riorganizzazione delle aree e banchine in concessione”.
L’istanza – si apprende dalla nota di Guerrieri – è stata veicolata a latere della presentazione di un piano industriale che si attende da quando Grimaldi ha preso il controllo del terminal: “Assieme alla domanda per la gestione di una porzione della Darsena Europa, Tdt ha infatti presentato una istanza di modifica del contenuto della concessione demaniale, avente ad oggetto la retrocessione di 150.000 mq di aree di 492 metri lineari di banchine e la corrispettiva acquisizione di 194.000 mq di aree e di 600 metri lineari di banchine insistenti sul Terminal Darsena Europa. Contemporaneamente, la società ha chiesto l’estensione temporale della durata dell’attuale concessione (per 30 anni, ndr), in misura adeguata agli investimenti e al progetto industriale proposti”.
In attesa di ulteriori dettagli sulla compatibilità delle due istanze, occorre ricordare come, allungandosi l’orizzonte del completamento di tutte le opere foranee previste – che sono in carico al pubblico per una spesa oggi preventivata in 640 milioni di euro –, sia in corso di valutazione l’ipotesi di affidare (per l’allestimento in carico ai futuri concessionari) quelle porzioni di piazzale che potrebbero essere messe in utilizzo anche prima dei dragaggi necessari a riempire le future colmate e della realizzazione di tutte le dighe e i banchinamenti previsti, ipotesi abbozzata dal viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi a SHIPPING ITALY già l’autunno scorso durante la Naples Shipping Week. Un’ipotesi, quella di occupare anticipatamente i piazzali già pronti lal’uso prima che venga completata l’intera opera della Darsena Europa, che non era però piaciuta al sindaco di Livorno Luca Salvetti intervenuto per chiedere il rispetto dei tempi e della progettazione originaria.
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