Mignogna (Tdt) illustra il piano d’espansione di Grimaldi su Darsena Europa
Piano trentennale da 180 Mln euro e avvio delle attività commerciali nel 2030, con la realizzazione dei primi piazzali già a partire dal 2026-2027

Livorno – Il porto di Livorno è al centro di una significativa riorganizzazione, con il Terminal Darsena Toscana (Gruppo Grimaldi) che ha recentemente presentato all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale una proposta per lo sviluppo di aree e banchine su parte della Darsena Europa.
L’istanza fa seguito alla manifestazione di interesse presentata a inizio anno dalla cordata composta da Msc, Lorenzini e Gruppo Neri, già accolta positivamente dall’ente portuale.
Come spiega a SHIPPING ITALY il direttore di TdT, Marco Mignogna, l’iniziativa “nasce dall’esigenza di superare le attuali limitazioni infrastrutturali che penalizzano il porto di Livorno rispetto ai concorrenti”. Le restrizioni in Darsena Toscana, infatti, consentono l’accesso solo a navi con una capacità massima di 10.000 Teu, a fronte dei 24.000 Teu che possono gestire altri porti.
Il progetto di TdT prevede una riorganizzazione degli spazi portuali, con la restituzione di 150.000 mq di aree e 492 metri lineari di banchine, e la contestuale acquisizione di 194.000 mq di nuove aree e 600 metri lineari in Darsena Europa, corrispondenti a circa la metà della futura darsena.
“Il gruppo Grimaldi si è volutamente concentrato su metà Darsena Europa, non per mancanza di coraggio, ma per una precisa scelta di presentare un’istanza per una porzione del futuro terminal container del porto di Livorno. Questo al fine di garantire un contesto competitivo all’interno dello scalo, anche per quanto riguarda il traffico container, senza alcuna volontà monopolistica” precisa il direttore Mignogna, aggiungendo: “Il gruppo Grimaldi avrebbe potuto tranquillamente raddoppiare gli investimenti e acquisire l’intera Darsena Europa in quanto TdT è il terminal container che movimenta i due terzi del traffico del porto di Livorno, ne avremmo quindi avuto il diritto. A mio avviso, questa mossa denota fiducia da parte dell’armatore nel porto di Livorno e grande determinazione: l’armatore si è fatto avanti, ha investito e intende continuare a farlo”.
L’obiettivo principale del progetto, secondo TdT, è quindi garantire e sviluppare ulteriormente il traffico container nel porto di Livorno. “Siamo un’azienda nata con i container, che ha sviluppato un know-how specifico e un’organizzazione incentrata su questo tipo di traffico, e intendiamo proseguire in questa direzione anche in futuro” afferma Mignogna.
Il piano industriale presentato prevede l’avvio delle attività commerciali nel 2030, con la realizzazione dei primi piazzali già a partire dal 2026-2027. La concessione richiesta è trentennale, per ammortizzare l’ingente investimento: “Abbiamo previsto di arrivare al 2060-2061”, ha confermato il direttore.
L’investimento complessivo, pari a circa 180 milioni di euro, comprende principalmente la realizzazione delle infrastrutture necessarie, in particolare “l’ultimo metro di riempimento con tutta la pavimentazione e i sottoservizi, ovvero la rete elettrica, l’illuminazione, la rete fognaria, la raccolta delle acque meteoriche e l’impianto antincendio. Sarà inoltre realizzata la banchina di 600 metri, da affidare a privati, e verranno acquisite tutte le nuove attrezzature di banchina e i mezzi di piazzale necessari per allestire il nuovo terminal. L’insieme di queste opere, qualora l’istanza venga accolta, rientrerà nella futura concessione di TdT”.
Il progetto TdT si allinea dunque con l’orientamento espresso dal viceministro Rixi, favorevole alla concessione di aree della Darsena Europa prima della sua completa realizzazione: “Questo consentirà di ottenere un ritorno sull’investimento pubblico già effettuato senza attendere il completamento dell’intera darsena”, ha concluso Marco Mignogna.
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