Ecco la ripartizione dei fondi aggiuntivi per il cold ironing nei porti italiani
Gioia Tauro, Ravenna, Palermo, Venezia e Genova i porti più beneficiati, ma pende la scadenza di fine marzo per progetti nemmeno banditi
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con cui lo scorso dicembre sono stati distribuiti fra le Autorità di sistema portuale gli oltre 305 milioni di euro aggiuntivi stanziati per il cold ironing con la rimodulazione del Pnrr (erano inizialmente 700).
Le risorse serviranno a finanziare per 186,5 milioni di euro nuovi progetti e per 119 milioni progetti già in corso: In ogni caso tali infrastrutture “dovranno entrare in funzione entro il 31 marzo 2026, garantendo dunque la realizzazione completa del progetto e la funzionalità dei medesimi interventi”.
Il piatto più ricco sarà quello di Gioia Tauro, che avrà 66,4 milioni di euro per il progetto “Lotto I – Elettrificazione Banchina di Levante – Cold Ironing”. Seguono Ravenna con 42 milioni per la “realizzazione di una stazione di cold ironing a Porto Corsini a servizio del Terminal Crociere”, Palermo, con 35 milioni destinati al “rilancio del polo della cantieristica navale nel porto di Palermo – Completamento bacino di carenaggio 150.000 tpl – Secondo lotto funzionale”, Venezia, con 32,2 milioni per “Elettrificazione Banchine Aree di Venezia” e Genova con 32 milioni per il progetto “Cold Ironing traghetti (Add-On)”.
Da capire come si potrà rispettare la tempistica ed evitare la restituzione dei fondi stando che in alcuni casi, a partire da quello genovese, i bandi di gara non sono nemmeno stati emanati.
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