Ravenna pronta a rifare gli ormeggi per le crociere
Con l’avvio del nuovo terminal e il previsto approdo di unità di dimensioni superiori a quelle di classe Voyager l’Adsp vuole entro la prossima stagione garantire massime condizioni di sicurezza all’accosto
Non sarà un maxi appalto (poco più di 3 milioni di euro) ma i lavori che l’Autorità di sistema portuale di Ravenna si appresta a bandire potrebbero avere effetti concreti sui traffici dello scalo.
Il commissario straordinario dell’ente Francesco benevolo ha infatti appena deliberato l’approvazione del progetto esecutivo (elaborato dalla società in house Acqua Ingegneria) dei lavori di “realizzazione strutture d’accosto Terminal Crociere”. Una decisione, si legge nella delibera, adottata in considerazione del fatto che “il nuovo terminal croceristico che si è insediato a Ravenna come Home Port comporta l’ingresso in porto di navi di grandi dimensioni, le quali necessitano di ormeggiare in condizioni di sicurezza nelle banchine esistenti anche in caso di eventi meteomarini estremi”.
Sul tema degli ormeggi delle banchine dedicate all’attracco di grandi navi da crociera nel porto di Ravenna l’ente aveva commissionato uno studio apposito alla società statunitense Jacobs Engineering Group Inc ed è da quanto emerso da questo studio “relativamente all’accosto lato sud del Terminal Crociere, in merito alla valutazione della sicurezza degli ormeggi sull’attuale pontile e delle necessarie modalità di adeguamento strutturale dell’infrastruttura” che l’Adsp, “al fine di garantire la sicurezza dell’accosto”, ha deciso di “dismettere le attuali boe (ed i relativi corpi morti) e realizzare nuove strutture di ormeggio fisse adeguate alle esigenze attuali ed ai fondali di cui al Piano regolatore portuale vigente”.
Quanto alla tempistica i lavori dovrebbero durare 230 giorni mentre per le specifiche tecniche, ha fatto sapere l’Adsp, bisognerà attendere “l’Ordinanza di regolamentazione degli accosti che la Capitaneria emetterà una volta che saranno conclusi i lavori”. Quel che è certo è che “l’intervento è orientato a consentire l’ormeggio contemporaneo di due navi da crociera eccedenti i limiti dimensionali attuali (pari a quelli delle navi di classe Voyager, 311 metri di lunghezza e 138mila tonnellate di stazza lorda), e che l’arrivo di tali navi è previsto per la prossima stagione crocieristica, pertanto l’avvio della costruzione della struttura riveste carattere di massima urgenza”.
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