Art dice la sua sulla richiesta di allungamento concessione di Conateco e Soteco a Napoli
L’authority torinese rileva una discrepanza sull’orizzonte temporale della concessione tra il Piano d’ammortamento e la durata della concessione stessa (fino a marzo 2029) di cui domanda l’estensione per ulteriori 5 anni

I terminal container Conateco e Soteco del porto di Napoli, aziende entrambe facenti capo al Gruppo Msc, hanno chiesto un allungamento della concessione di 5 anni e l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, coerentemente con quanto previsto dalle recenti novità normative in materia di line guida sul rilascio di nuove concessioni portuali, ha chiesto un preventivo parere all’Autorità di Regolazione dei Trasporti.
L’authority torinese presieduta da Nicola Zaccheo, oltre a sollevare alcuni rilievi nei dueparei che sono quasi identici sia per Conateco che per Soteco, conclude dicendo che “in definitiva appare necessario che il piano di investimenti e il relativo periodo di ammortamento risultino coerenti con l’estensione della durata della concessione di cui trattasi”.
Questo perchè l’Art segnala per Conateco “una discrepanza sull’orizzonte temporale della concessione tra il foglio III. (Piano ammortamento) e la durata della concessione stessa, di cui si richiede l’estensione di 5 anni oltre la scadenza attualmente fissata al 23.03.2029. Il piano di ammortamento, infatti, si conclude al 2036, pertanto l’ammortamento degli investimenti appare completarsi in data successiva a quella che risulterebbe la scadenza della concessione se venisse accolta l’istanza di estensione (2034). All’ anno 2034, inoltre, risultano ancora immobilizzazioni materiali per 14.857.449 €, derivanti non solo dal mancato completo ammortamento dei nuovi investimenti, ma presumibilmente anche da ulteriori investimenti previsti ed effettuati precedentemente. Anche l’orizzonte temporale indicato nei fogli I. (Previsioni di domanda) e IV. (Schemi contabili) non appare coerente con la data di scadenza della concessione in caso di approvazione dell’estensione, dato che entrambi i fogli fanno riferimento al 2035. Si rileva che tali circostanze appaiono in contrasto con le disposizioni, nonché con la ratio generale, delle norme applicabili in materia di commisurazione della durata delle concessioni al piano degli investimenti, atte anche ad evitare il costituirsi di oneri di subentro in capo ai nuovi concessionari alla scadenza della concessione. In definitiva, appare necessario che il piano di investimenti ed il relativo periodo di ammortamento risultino coerenti con l’estensione della durata della concessione di cui trattasi”.
Lo stesso vale anche per Soteco seppure con numeri differenti.
L’Autorità di sistema portuale campana dovrà tenere conto di questo parere dell’Art e rapportarsi con i concessionari per apportare le necessarie modifiche al rinnovo richiesto.
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