Landolfi (Aspedo) risponde a Perotti sui container nel porto di Spezia
Dopo l’appello del patron di Sanlorenzo perché la nautica abbia più spazio nello scalo ligure, anche a scapito delle banchine mercantili, arriva la replica del presidente dei doganalisti

Data autorevolezza e verve, non poteva passare inosservata l’uscita di Massimo Perotti, amministratore delegato e presidente del cantiere di yacht Sanlorenzo, che durante un evento pubblico ha auspicato che il porto di La Spezia aumenti gli spazi dedicati alla nautica, anche a scapito di quelli destinati ai container.
Altrettanto veemente, infatti, la risposta di Sergio Landolfi, presidente dell’Associazione Spezzina Doganalisti (Aspedo), che in una nota si è rivolto, senza fare nomi, a “chi ancora non riconosce l’importanza del porto per la crescita economica, sociale e tecnologica della città e del suo hinterland”.
Secondo Landolfi “non possiamo permetterci di sottovalutare il valore del nostro porto, che non è soltanto un punto nevralgico per il transito delle merci, ma costituisce una risorsa imprescindibile che offre opportunità concrete alle imprese, alle famiglie e alle nuove generazioni. Dove c’è porto, c’è lavoro e lavoro di qualità: un valore che la nostra città dovrebbe promuovere e tutelare. Il porto spezzino è considerato un elemento importante per l’occupazione e la competitività internazionale. Il porto ha introdotto innovazioni come la digitalizzazione, l’automazione e l’intelligenza artificiale, elementi che hanno determinato efficienza e sostenibilità delle attività portuali, oltre aver favorito la crescita della competitività, l’incremento dell’occupazione qualificata e l’attrazione di investimenti”.
Da qui l’auspicio a “una sinergia autentica tra tutte le forze economiche e sociali del territorio, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e le istituzioni locali. Solo lavorando insieme si potrà dare il via a nuovi investimenti e consolidare il collegamento strategico con il retroporto di Santo Stefano, vero e proprio snodo vitale per la logistica e la distribuzione delle merci”.
Con il richiamo all’imminente avvio delle Zone Logistiche Semplificate, Landolfi ribalta la prospettiva: “Al fine di favorire lo sviluppo dell’intero settore economico provinciale, in molti ritengono essenziale individuare nuove aree produttive o promuovere l’utilizzo condiviso, in modalità dual use, degli spazi attualmente destinati a servitù civili o militari. Per ottenere questi obiettivi, istituzioni e imprese devono collaborare promuovendo dialogo, innovazione e politiche di crescita. Questo permetterà di consolidare i risultati e costruire una base solida per lavoro e benessere nella comunità spezzina, evitando conflitti tra settori economici.
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