Aperta la busta economica: 435 milioni e 38,5 mesi per la Fase B della diga di Genova
Il subcommissario De Simone spiega che “considerando l’avvio a gennaio, i 1.152 giorni terminano a marzo 2028. Nel cronoprogramma sono comprese le fasi finali di cantiere che vanno oltre la posa dell’ultimo cassone”

Malgrado la volontà del commissario straordinario all’opera Marco Bucci, la Fase A e la Fase B della nuova diga foranea del porto di Genova, almeno sulla carta, non termineranno contemporaneamente.
Oggi è infatti stata aperta la busta economica della sola offerta per i lavori di Fase B, presentata da una cordata composta dalla salernitana Rcm (già attiva nel porto di Genova, in particolare per la realizzazione del nuovo maxi bacino di carenaggio dei cantieri navali di Sestri Ponente), dalla romano-toscana Sales e dall’emiliano Consorzio Integra (consorzio di cooperative legate a Legacoop).
Sul piano economico la cordata ha offerto un ribasso del 2,012%, che, su una base di gara di 444,62 milioni di euro (sui 469,74 a disposizione della stazione appaltante), porta il costo a 435,31 milioni di euro.
Quanto alla tempistica, Rcm ha ribassato i tempi previsti (1.188 giorni) del 3,03%, confermando a SHIPPING ITALY che dalla consegna del cantiere occorreranno quindi 1.152 giorni, cioè 38 mesi e mezzo (30,5 al netto della demolizione prevista). Ipotizzando una (rapida) consegna del cantiere a inizio 2026 (e che nel frattempo non sopravvengano ricorsi), significa che l’opera sarà collaudata verso la metà del 2029, oltre due anni dopo rispetto al termine di fine 2027 di Fase A preventivato (ma in ritardo). Il subcommissario Carlo De Simone a questo proposito ha spiegato che, “considerando l’avvio a gennaio, i 1.152 giorni terminano a marzo 2028. In questo cronoprogramma sono comprese le fasi finali di cantiere che vanno oltre la posa dell’ultimo cassone e della sovrastruttura. Da cronoprogramma cioè ci sono attività di salpamenti, demolizioni e ricollocamenti oltre che di altre opere accessorie che vanno oltre la posa dell’ultimo cassone”.
La Fase B (T9, si veda immagine in pagina) comprende la costruzione di 1.175 metri circa di nuova diga e la rimozione di un tratto di lunghezza pari a 2.200 metri circa di diga esistente. La tipologia costruttiva della parte nuova della diga è costituta da un’opera a parete verticale in cassoni cellulari a due altezze fino ad un massimo di 22.9 metri, poggianti su uno scanno d’imbasamento in tout-venant di pezzatura 0-500 kg su fondali compresi tra -25 e -35 metri di profondità.
A.M.
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