Terminal del Golfo può partire con i lavori di ampliamento nel porto di Spezia
Firmato da Alberto Musso e dal commissario straordinario Federica Montaresi l’atto di sottomissione per consentire l’immediata occupazione dello specchio acqueo antistante lo spazio già in concessione
Nel porto di Spezia è stata impressa un’accelerazione alla procedura che consentirà al Gruppo Tarros di avviare i lavori di ampliamento del Terminal del Golfo.
La port authority ha infatti reso noto che è stato firmato dal commissario straordinario dell’AdSP del Mar Ligure orientale, Federica Montaresi, e dal presidente e amministratore delegato del Gruppo Tarros, Alberto Musso, l’atto di sottomissione che consentirà alla società Terminal del Golfo Spa l’immediata occupazione dello specchio acqueo antistante lo spazio già in concessione, della superficie complessiva di mq 4.352,43, a decorrere dal 01 giugno prossimo, in modo da consentire la realizzazione del molo previsto nella prima fase dei lavori di ampliamento del terminal.
L’atto sottoscritto oggi è propedeutico alla successiva stipula di atto formale ed è finalizzato a consentire l’immediata occupazione di beni demaniali, diretta alla realizzazione della prima fase dei lavori sopra indicati.
“Oggi viviamo un altro momento importante per il futuro del porto della Spezia nella realizzazione del suo Piano Regolatore Portuale. La sinergia tra pubblico e privato, che abbiamo posto alla base di ogni nostra azione, anche in questo caso, ha dato i risultati attesi. Attraverso un dialogo costante e costruttivo tra l’Adsp e Terminal del Golfo, nell’ambito anche del tavolo tecnico permanente che abbiamo istituito, siamo riusciti, insieme, a costruire una progettualità condivisa e un procedimento amministrativo complesso che permetterà ora al gruppo Tarros di poter avviare le attività necessarie per la realizzazione dei lavori di ampliamento del terminal, che contribuirà a incrementare i volumi del porto spezzino con ricadute in termini economici e ambientali su tutto il territorio” ha dichiarato il commissario Montaresi.
“La firma dell’atto di sottomissione rappresenta un momento di grande soddisfazione e un passaggio cruciale per la nostra azienda. È il compimento di un percorso lungo e complesso, che oggi finalmente si concretizza grazie al lavoro congiunto di molte persone. Soprattutto, questo atto segna l’inizio effettivo dei lavori di ampliamento del nostro terminal: un progetto che porterà benefici tangibili, sviluppo e nuove opportunità non solo per noi, ma per l’intera comunità portuale e territoriale del sistema spezzino. Desidero esprimere un sincero ringraziamento al Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale, Ing. Federica Montaresi, e a tutto il team che ha collaborato con dedizione e competenza, rendendo possibile questo traguardo” ha aggiunto Alberto Musso.
I documenti di progetto del concessionario, secondo quanto riportato lo scorso autunno da SHIPPING ITALY, parlano di un investimento di circa 60 milioni di euro così descritto: “Il nuovo Terminal del Golfo, derivato dall’ampliamento a mare di circa 80.000 mq, prevede un’area portuale di più di 120.000 mq dotata di circa 770 metri lineari di banchine operative capaci di accogliere l’attracco di navi lunghe fino a 350 m. Il terminal è sinteticamente organizzato in tre macro aree funzionali: gli spazi operativi del terminal costituiti dalle banchine e dalle aree di movimentazione (A), che rappresentano il cuore del terminal; il gate d’accesso con le funzioni doganali (B), e l’area dei servizi tecnici (C)”. A portarlo avanti sarà tarros da sola, e non in partnership con Arkas e Fratelli Cosulich come previsto e annunciato circa un decennio fa.
“I piazzali – spiega ancora la relazione generale di progetto – ospitano 4 stive di contenitori da circa 300 Teu ciascuna, utilizzabili fino al 6° tiro; ciascuna stiva è servita da 2 eRtg che andranno a movimentare le merci secondo la loro provenienza e destinazione: merci internazionali, transhipment e merci nazionali. Sono previste inoltre altre due stive: una ospitante circa 210 Teu e le unità reefer (42 Feu) con la dotazione di strutture di accesso/alimentazione/ispezione dedicate, l’altra con la capacità di ospitare 280 Teu. Entrambe saranno servite da un’eRtg. Tutte le aree sono comunque accessibili dai reachstacker in modo da poter affrontare eventuali malfunzionamenti dei macchinari a servizio dei piazzali. Il progetto prevede inoltre un’area di scambio intermodale gomma-ferro servita da Rmg; lo scalo ferroviario di interscambio è costituito da quattro tronchi di binari, ciascuno avente una lunghezza rettilinea utilizzabile di almeno 245 m: questa dotazione operativa, consente l’utilizzo di fino a 2 treni di contenitori (di solito della lunghezza massima di 400 m)”.
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