• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

logo shipping italy
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Porti

Gli armatori bocciano il modello Marsiglia per il cold ironing

Presentato il position paper di Confindustria Genova sulla transizione ecologica in porto: per l’elettricità in banchina servono un sistema as a service e l’accollo del gap tariffario alla fiscalità generale

di Andrea Moizo
13 Settembre 2022
Stampa
Sandei Risso Maltese

Genova – Chi deve pagare, nell’ambito della fornitura di energia elettrica alle navi ormeggiate nei porti, il gap fra il costo di un kWh prodotto dai generatori di bordo alimentati con combustibili tradizionali e quello di un kWh dell’elettricità acquistata dal gestore del sistema di cold ironing?

La domanda che, ancor più da quando il Pnrr ha previsto lo stanziamento di 700 milioni di euro per l’implementazione del sistema nei porti italiani, aleggia intorno alla concreta efficacia del cold ironing nel contesto della transizione energetica e della riduzione delle emissioni – ad oggi l’allaccio alla corrente resta sconveniente per gli armatori – ha inevitabilmente informato anche la presentazione da parte di Confindustria Genova di un position paper dedicato alla transizione ecologica del porto.

Una risposta seppur indiretta l’ha data Beniamino Maltese, vicepresidente dell’associazione con delega all’economia del mare nonché vicepresidente di Confitarma e di Costa Crociere: “L’Autorità portuale di Marsiglia ha stabilito che, sui 30 milioni di euro stimati necessari, 10 siano di provenienza pubblica e 20 siano reperiti attraverso una tassazione di 2 euro a passeggero. Secondo noi è ingiusto che sia l’armamento, già gravato del costo di adeguamento delle navi, ad accollarsi questo costo, ergo auspichiamo che l’Italia scelga un modello di servizio diverso, supportato dalla fiscalità generale, ancorché oggi la priorità sia sceglierne uno, chiaro e unico per tutti i porti”.

La questione tariffaria, come ripetuto per l’intera presentazione da Sonia Sandei vicepresidente Confindustria Genova con delega all’execution del Pnrr e manager di Enel X, è infatti solo un lato di un problema più sfaccettato avvertito da Confindustria in merito al cold ironing italiano, vale a dire la necessità di una “evoluzione normativa del contesto regolatorio relativo all’alimentazione elettrica della nave che vada nella direzione dell’erogazione di un servizio (modello as a service)”.

La tariffa calmierata è indispensabile, ma, dicono in sostanza gli industriali, è imprescindibile che “Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e autorità portuali assicurino un modello operativo di servizio che consenta all’armatore di disporre di un servizio trasparente e competitivo”. Nell’esempio marsigliese menzionato da Maltese l’autorità portuale locale, a monte dell’avvio del sistema, si è accollata la gestione diretta del medesimo, acquistando anticipatamente l’energia necessaria nei prossimi anni (“con la fortuna peraltro di farlo prima della guerra russo-ucraina”), e ha stabilito non solo la tariffa a cui la fornirà agli armatori ma anche caratteristiche e costi di tutte le prestazioni accessorie.

Nell’attesa quindi che il legislatore inquadri il cold ironing “come un servizio as a service, con la possibilità per l’autorità di definire una tariffa ad hoc”, secondo Confindustria, “la decisione dell’Autorità di sistema portuale di Genova di operare uno split tra la costruzione dell’infrastruttura e l’assegnazione del servizio di fornitura (il concessionario sarà tenuto a procacciarsi energia ‘conveniente’ e se non ci riuscirà il servizio sarà interrotto, nda) appare una scelta ragionevole, ma diventa inderogabile definire sia il sottostante modello di servizio che la fiscalità relativa”.

La fornitura di elettricità alle navi non è naturalmente l’unico tema del position paper. “La transizione energetica per gli stakeholder portuali, inclusi gli armatori, – spiega infatti il documento – dovrà essere rappresentata da un mix di soluzioni (Gnl / Idrogeno / Fuel Cells / Carbon Capture / Bio fuels, …) ed il loro utilizzo da parte dell’armamento deriverà sia da decisioni strategiche assunte in fase di progettazione e costruzione o rinnovo delle flotte, sia dall’esistenza nei porti di piattaforme di rifornimento e di operatori che assicurino un servizio competitivo e tempestivo”.

In questo senso dovrà indirizzarsi secondo Confindustria l’operato dell’Adsp locale, fin qui apprezzato in generale dagli industriali per il suo ruolo di capofila in Italia e per l’adozione nel 2020 del “Documento di Pianificazione Energetica ed Ambientale del Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (Deasp), strumento chiave per la gestione della transizione ecologica”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
post_speciale BREAK BULK ITALY 2025
Pubblicato il nuovo inserto speciale dedicato a BREAK BULK ITALY 2025
In 54 pagine il riassunto delle immagini, dei video, degli interventi e dei contenuti emersi durante i lavori del Business…
  • 2025
  • BREAKBULK ITALY
  • contenuti
  • foto
  • heavy lift
  • inserto speciale
  • interviste
  • Mestre
  • notizie
  • panel
  • porti
  • project cargo
  • relatori
  • speaker
  • spedizioni
  • trasporti eccezionali
  • video
1
Inserti speciali
29 Novembre 2025
Seaborne_passengers_embarked_and_disembarked_in_all_ports,_2019,_2023_and_2024_(million)
Italia ancora leader per passeggeri in Europa, ma con meno crocieristi del 2019
Dati quinquennali Eurostat: Napoli sale al terzo posto nel podio della graduatoria dei porti più trafficati (tutto tricolore grazie allo…
  • 2019
  • 2024
  • AdSP
  • crociere
  • crocieristi
  • passeggeri
  • porti italiani
  • traffico
2
Market report
27 Novembre 2025
Stazione Marittima di Napoli – Caremar e Grandi Navi Veloci – Molo Beverello – Napoli- Caremar
La Campania si prepara alla riassegnazione dei servizi marittimi regionali
Avviata la verifica di mercato rivolta agli armatori. Prorogato a tutto il 2026 il contratto con Caremar in vista della…
  • Alilauro
  • Caremar
  • Medmar
  • Napoli
  • Snav
2
Politica&Associazioni
25 Novembre 2025
Fedespedi
Terminal container italiani, superato il miliardo di fatturato
Pubblicata l'annuale analisi di Fedespedi: comparto in crescita nel 2024, ma i newcomer soffrono
  • Fedespedi
  • lasct
  • MCT
  • SECH
  • Soteco
  • Terminal Flavio Gioia
  • Vado Gateway
1
Market report
21 Novembre 2025
Edison bunkeraggio Gnl Silver Ray a Trieste – Ravenna Knutsen
Assogasliquidi-Federchimica danno i numeri del conto salato di Ets e Ets2
Secondo Bip Consulting previsti costi in aumento di circa il 50% per i trasporti marittimi e poco meno del 10%…
  • Assogasliquidi
  • BioGnl
  • Federchimica
  • Gnl
  • Pnrr
3
Politica&Associazioni
19 Novembre 2025
Il quotidiano online del trasporto marittimo
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)