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Economia

Porti di Genova e Savona: il perchè di un maggio nero per i traffici

* Analisi a cura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale   Nonostante la graduale riapertura delle attività produttive e l’allentamento delle misure restrittive alla mobilità delle persone, nel corso dell’ultimo mese gli effetti dell’emergenza Covid-19 si sono manifestati sostanzialmente con la stessa intensità del mese di aprile. Il traffico commerciale ha chiuso a […]

di Nicola Capuzzo
30 Giugno 2020
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Sech terminal – porto Genova – veduta aerea (1)

* Analisi a cura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale

 

Nonostante la graduale riapertura delle attività produttive e l’allentamento delle misure restrittive alla mobilità delle persone, nel corso dell’ultimo mese gli effetti dell’emergenza Covid-19 si sono manifestati sostanzialmente con la stessa intensità del mese di aprile.

Il traffico commerciale ha chiuso a 3.996.561 tonnellate, pari al -28,7% rispetto allo stesso mese del 2019. Tale dato, rispetto al precedente mese, vede modificarsi il grado di coinvolgimento delle diverse tipologie di traffico.

I container registrano una perdita del 26,0%, molto più significativa rispetto al dato di aprile (-12,9%). Di converso il traffico convenzionale contiene i danni (-30,4% contro -44,0%), e altrettanto accade per le rinfuse liquide che chiudono a -26,6% rispetto a -45%.

In un quadro generale sempre estremamente negativo si possono leggere dinamiche che dipendono dall’andamento globale dell’epidemia che, mentre rallenta il suo andamento in Italia, continua ancora a produrre effetti intensi a livello globale.

Per quanto riguarda il settore dei passeggeri anche maggio rappresenta un mese di fermo globale delle attività, sia per il settore traghetti, che ora sta lentamente riprendendo i propri servizi, sia per le crociere che risultano ancora al palo.

Traffico containerizzato

Il mese appena trascorso fa segnare un risultato storico in termini negativi nel settore: la perdita complessiva si è assestata a -26,0%, pari -62.096 TEU in termini assoluti. Nel progressivo del 2020 il sistema registra una perdita pari a -7,0% per un totale di 77.556 TEU. In altri termini il solo mese di maggio contribuisce al risultato negativo del sistema nel corso dell’anno per circa l’80%.

Mentre nei mesi precedenti, nella dinamica fra esportazioni e importazioni, era possibile intravedere delle relazioni fra le chiusure nei vari Paesi, a maggio i flussi di merce in entrambe le direzioni hanno subito pesanti impatti, a dimostrazione della dimensione globale dell’emergenza e della crisi economica che ne sta scaturendo.

In termini di container pieni, che maggiormente rappresentano il legame fra trasporto marittimo e attività produttive, le esportazioni confermano una contrazione in linea con il mese di aprile (-20,1%), mentre le importazioni subiscono una brusca battuta d’arresto, molto più significativa rispetto al mese precedente (-30,8% contro -12,9%). La diffusa depressione delle movimentazioni produce effetti sull’intero ciclo logistico e, pertanto, pesa in maniera ancora più marcata sulla movimentazione dei vuoti, che ha registrato a maggio il –30,4%.

Merce convenzionale e rotabile

Per quello che riguarda la merce convenzionale, che include il traffico rotabile e quello specializzato, nel mese di maggio il Sistema Portuale registra un ulteriore pesante crollo (-30,4%) chiudendo il mese appena sopra le 930.000 tonnellate movimentate. Questo risultato, seppur negativo, mostra un miglioramento rispetto alla performance registrata nel mese di aprile (-44,0%). I risultati dell’ultimo trimestre hanno totalmente vanificato la buona performance registrata nei primi due mesi dell’anno, portando il risultato dei primi 5 mesi del 2020 ad una netta decrescita (-20,3%) rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il traffico rotabile, parte preponderante del comparto, è stato pesantemente penalizzato dalla riduzione dei servizi di navi Ro-Ro e Ro-Pax a seguito delle misure restrittive dovute al COVID – 19. Nel porto di Genova, esso ha registrato un calo del 25,4% durante il mese di maggio 2020, più contenuto di quello registrato ad aprile (-40,0%). La performance progressiva dei primi mesi del 2020 si è chiusa con un calo del 16,8% rispetto al 2019.

Per quanto riguarda i risultati registratisi negli scali di Savona e Vado Ligure, il calo è stato del 37,0% con una perdita di circa 390.000 tonnellate (-22,2%) nel corso dei primi cinque mesi dell’anno.

Anche l’andamento dei traffici specializzati mostra un trend negativo, ma con alcune differenze tra i vari scali del Sistema. In particolare, il porto di Genova dimezza (-48,8%) la perfomance registrata nel maggio dello scorso anno chiudendo il mese poco sopra le 35.000 tonnellate, mentre il progressivo dei primi cinque mesi dell’anno raggiunge le 167.000 tonnellate, pari ad un calo pari a -33,3% rispetto al 2019. Il risultato è prevalentemente dovuto a una flessione nel settore dei traffici metalliferi.

Per Genova i traffici forestali e di cellulosa registrano un’ottima performance raddoppiando i risultati dello stesso periodo del 2019. Il risultato straordinario delle merci forestali è prevalentemente dovuto all’avanzamento dei lavori di ristrutturazione del magazzino a disposizione del terminal che ha ampliato le aree a disposizione per lo stoccaggio della merce.

I porti di Savona e Vado Ligure registrano un calo decisamente più contenuto durante il mese di maggio (-1,8%), ma permane una performance decisamente negativa nel progressivo dei primi 5 mesi del 2020, che chiudono con un pesante calo (-24,7%). Anche per lo scalo savonese, il calo è prevalentemente imputabile alla performance negativa dei prodotti metallici (-59,6%) che soffrono particolarmente il fermo del settore industriale, soprattutto automobilistico, dovuto alle misure restrittive imposte nel periodo.

Rinfuse liquide

A maggio 2020 si rileva un forte calo nelle rinfuse liquide, dovuto sia al calo degli olii minerali (-26,6%) sia a quello delle altre rinfuse liquide (-11,2%).

Anche in questo caso, il fermo di buona parte delle attività produttive e dei trasporti ha pesantemente ridotto la domanda di approvvigionamento di questi prodotti. Gli olii minerali, nonostante i prezzi della materia prima storicamente ai minimi da decenni, continuano con volumi in calo chiudendo i primi 5 mesi del 2020 con un decremento (-17,8%) di oltre 1,5 milioni di tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il settore degli olii vegetali e delle rinfuse alimentari risulta tra i pochi a mostrare una performance decisamente positiva. Il mese di maggio ha visto volumi più che raddoppiati rispetto a quelli dell’anno precedente (153%), contribuendo a chiudere i primi cinque mesi del 2020 con un incremento del 18,7%.

Questo trend è ormai consolidato da alcuni anni grazie all’aumento dell’import di olii vegetali alimentari, oltre che industriali da utilizzare nella produzione di biodiesel. Per questo negli ultimi 5 anni, questa merceologia ha registrato un aumento di circa il 55%.

Rinfuse solide

Il settore delle rinfuse solide non è rimasto esente dal particolare momento congiunturale che ha generato un crollo della domanda durante il mese di aprile (-50,6%) ed ha mostrato un risultato anche peggiore durante quello di maggio (-57,8%). Il risultato dei primi 5 mesi dell’anno è caratterizzato da numeri decisamente negativi. I volumi complessivi del Sistema Portuale hanno registrato un calo di oltre 870.000 tonnellate, pari a circa il 50% dei volumi registrati nello stesso periodo del 2019.

Funzione industriale

Anche a maggio 2020 il comparto industriale continua con il trend negativo che risulta ancora più acuito dal calo generalizzato della domanda da parte del settore industriale. Nel mese si registra un calo del 48,9% che porta la performance dei primi cinque mesi del 2020 ad un -35,2%. Questo trend è attribuibile in parte alla situazione congiunturale del mercato dell’acciaio in Italia ed in parte alle criticità legate al piano industriale di ArcelorMittal che prevede una riduzione del livello di produzione nell’impianto di Taranto.

Traffico passeggeri

La crisi che aveva in precedenza caratterizzato il traffico passeggeri negli scali del sistema ha registrato un ulteriore shock a maggio, con una contrazione del 97,2% rispetto allo stesso mese del 2019, portando a -69,8% la variazione del cumulato.

Nello specifico, a causa del prolungato stop imposto dalle compagnie crocieristiche, il traffico ha segnato un -100% rispetto a maggio 2019, riportando una flessione del 74,6% nel progressivo, con 492.574 passeggeri in meno rispetto ai primi cinque mesi del 2019.

Per quanto riguarda il traffico passeggeri da navi traghetto, limitato a pochi servizi, si è registrato un calo del 91,8%, inferiore rispetto al mese scorso (-96,4%), con soli 9.338 passeggeri (+5.613 rispetto ad aprile 2020), indice di una, seppur lenta, ripresa del settore.

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