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Lockton: “Anno record per i risarcimenti P&I”

Un rapporto della società di brokeraggio spiega perché, malgrado un rialzo dei premi, nel 2024/25 i Club abbiano registrato una perdita complessiva di oltre 300 milioni di dollari

di REDAZIONE SHIPPING ITALY
22 Settembre 2025
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Sinistri P&I

Lockton, il più grande broker assicurativo indipendente al mondo, ha pubblicato un rapporto che evidenzia le crescenti pressioni finanziarie sull’International Group of P&I Clubs, nonostante i modesti aumenti dei premi. Il rapporto evidenzia anche la crisi dei suicidi in mare.

Nell’anno assicurativo 2024/25 i club hanno registrato una perdita assicurativa collettiva di 312 milioni di dollari, invertendo due anni di surplus e determinando una perdita assicurativa netta di 98 milioni di dollari negli ultimi tre anni.

I sinistri P&I hanno raggiunto il picco decennale, con incendi e veicoli elettrici che emergono come nuovi focolai di crisi per gli armatori. I sinistri netti hanno raggiunto i 3,1 miliardi di dollari, in aumento del 25% su base annua e del 16% rispetto alla media quinquennale. Diversi club hanno indicato la crescente minaccia di incendi come una causa crescente di perdite ingenti.

“Ciò riflette sia i rischi di una flotta che invecchia, sia la crescente prevalenza di merci dichiarate erroneamente o pericolose, compresi i veicoli elettrici” ha affermato Lockton.

Inoltre, la pressione inflazionistica sui materiali e sulla manodopera, unita ai maggiori danni derivanti dai moderni ammodernamenti dei porti, continua a far aumentare il costo dei sinistri, ha sottolineato Lockton.

Incidenti legati alla guerra, in particolare nel Mar Rosso, deviazioni di rotta attraverso il Corno d’Africa, sanzioni e costi tariffari hanno contribuito a un aumento dei sinistri. I viaggi più lunghi non solo aumentano i costi, ma espongono anche le navi a nuovi rischi, tra cui ritardi dovuti alle condizioni meteorologiche e guasti meccanici, ha spiegato Lockton.

Per quanto riguarda le denunce degli equipaggi, il rapporto sottolinea che il suicidio resta la principale causa di morte in mare.

Le richieste di risarcimento per i pool P&I rendono il 2024/25 uno degli anni peggiori mai registrati, e il costo reale potrebbe essere ancora più elevato. Storicamente, le richieste di risarcimento per i pool hanno mostrato un sostanziale deterioramento rispetto all’anno precedente, il che significa che i dati odierni potrebbero sottostimare il costo reale. Supponendo che le richieste di risarcimento per il 2024/25 peggiorino in linea con i trend storici, si arriverà a un totale complessivo di circa 775 milioni di dollari. La mancanza di trasparenza nella rendicontazione delle richieste di risarcimento non fa che aumentare l’incertezza sul mercato.

Nonostante gli aumenti delle tariffe, la raccolta premi P&I è “bloccata in posizione neutra”, ha affermato Lockton, con il rinnovamento delle flotte e le franchigie più elevate che ne frenano i guadagni. Nonostante un aumento generale medio del 5,2%, la raccolta premi totale è rimasta invariata a 3,96 miliardi di dollari. Altri potenziali fattori includono una crescente disponibilità tra i membri a barattare gli aumenti delle tariffe con franchigie più elevate. Questa dinamica evidenzia la pressione sui costi operativi degli armatori, poiché molti cercano di gestire i premi assorbendo autonomamente maggiori rischi. L’analisi di Lockton mostra che il tasso di rinnovamento ha ridotto le tariffe in media del 7,4% all’anno nell’ultimo decennio, superando la maggior parte degli aumenti generali.

I club hanno generato 711 milioni di dollari di rendimenti da investimenti, compensando alcune perdite di sottoscrizione. Con gli elevati tassi di interesse nel 2024/25, anche i portafogli di investimento più conservativi hanno registrato guadagni significativi. Con le banche centrali che annunciano tagli dei tassi fino al 2025, questi rendimenti eccezionali potrebbero attenuarsi, sebbene il ritorno ai mercati del reddito fisso dovrebbe garantire un certo grado di stabilità.

Le riserve libere dell’intero gruppo sono aumentate del 4,81%, raggiungendo i 5,96 miliardi di dollari, con alcuni club che hanno restituito il capitale ai soci al rinnovo del 2025. Sebbene ciò sottolinei la resilienza del settore, le riserve per tonnellata – utilizzate come misura dell’esposizione di un club – rimangono al di sotto dei livelli pre-2020. Al rinnovo del 2026, Lockton prevede che i club restituiranno nuovamente il capitale ai soci, anche se in misura inferiore rispetto al 2025.

Guardando al futuro, Lockton prevede aumenti generali del 5-10% per il rinnovo del 2026. Le prime previsioni per l’anno assicurativo 2025 indicano che le richieste di risarcimento non saranno così elevate come nel 2024. Tuttavia, i club si impegneranno a bilanciare la loro sottoscrizione e a mitigare l’inflazione persistente.

“Quest’anno ha evidenziato quanto sia fragile l’equilibrio per i club P&I. Abbiamo assistito a sinistri ai massimi storici, causati da incendi e shock geopolitici, mentre la raccolta premi è rimasta pressoché invariata. I rendimenti degli investimenti sono stati un’ancora di salvezza, ma non riescono a mascherare le pressioni strutturali dell’aumento dei costi e delle passività a lungo termine. In vista del rinnovo del 2026, gli armatori dovrebbero prepararsi a ulteriori aumenti tariffari: la vera domanda è come i club concilieranno l’esigenza di stabilità finanziaria con la realtà di un mercato altamente competitivo” ha affermato Pippa Atkins, manager di Lockton PL Ferrari.

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