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La flotta di Bambini riemerge dal concordato preventivo e guarda al business delle energie rinnovabili

La società armatoriale Bambini di Ravenna ha completato con successo la ristrutturazione finanziaria avviata nel 2017 attraverso una procedura di concordato preventivo. Lo rende noto a SHIPPING ITALY la stessa azienda con una nota nella quale si legge che, “dopo quattro anni di intenso lavoro e dedizione da parte della compagine aziendale e di tutti […]

di Nicola Capuzzo
26 Luglio 2021
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Aline B (Bambini)

La società armatoriale Bambini di Ravenna ha completato con successo la ristrutturazione finanziaria avviata nel 2017 attraverso una procedura di concordato preventivo. Lo rende noto a SHIPPING ITALY la stessa azienda con una nota nella quale si legge che, “dopo quattro anni di intenso lavoro e dedizione da parte della compagine aziendale e di tutti i portatori di interesse, l’amministratore unico Gianluigi Bambini, al timone della società durante il burrascoso periodo concordatario, ha condotto l’azienda in porto concludendo la procedura concordataria che prelude a un nuovo percorso di crescita in bonis per la Bambini Spa”.

L’azienda, a seguito dell’ultima udienza di fronte al giudice delegato del Tribunale di Ravenna dott. Alessandro Farolfi, “ha tracciato l’ultima parte della rotta con l’approvazione e l’esecuzione del piano finale di riparto”.

L’azienda era entrata in concordato preventivo l’1 giugno 2017, in conseguenza a una profonda crisi finanziaria, a seguito della quale è stato presentato un piano concordatario in continuità aziendale nei termini di legge, approvato dalla maggioranza dei creditori e omologato dal Tribunale di Ravenna il 13 luglio 2018.

A distanza di quattro anni dall’inizio della procedura sono state rispettate tutte le previsioni del piano confermando la capacità della società di mantenere gli impegni assunti con i creditori. I pagamenti sono stati completati il 12 luglio e pochi giorni più tardi la cancelleria del tribunale di Ravenna ha inviato il decreto di esecuzione del concordato. Nel triennio dal 2017 al 2019 il fatturato dell’azienda è progressivamente cresciuto da 19 a 21,6 milioni di euro mentre il risultato netto è passato dalla perdita di 3 milioni a un utile di 5,7 milioni nel 2018 e di 1,15 milioni nel 2019.

“L’azienda può ora recuperare uno status di operatività normale e, così, riprendere il proprio percorso all’insegna di una ritrovata energia e una rinnovata speranza” precisa la nota. Un ringraziamento speciale è stato rivolto, oltre che ai dipendenti, ai consulenti dello studio BP e Associati di Rimini e Bologna, nelle persone di Fabio Pesaresi e Fabio Andreoli (advisor finanziari) e dagli avvocati Moreno Pesaresi e Jan Czmil (advisor legali).

“Ovviamente dove siamo oggi lo dobbiamo anche ai creditori, sia quelli che nonostante i sacrifici imposti dal concordato hanno comunque aderito alla posposta, sia quelli che sin dall’inizio si sono impegnati a mantenere il sostegno finanziario alla Bambini S.p.A. anche dopo l’uscita dal concordato, come La Cassa di Ravenna” prosegue ancora la shipping company romagnola. “Grazie a quest’importante operazione straordinaria che è il concordato in continuità aziendale, è stato possibile restare sul mercato e cogliere alcune importanti opportunità offerte dallo stesso. L’azienda ha dovuto infatti lavorare per migliorare il proprio posizionamento all’estero (dal quale, al momento, deriva il 60% del fatturato) e ha preso in gestione alcuni mezzi navali di proprietà di terzi, che hanno consentito di mantenere un’elevata competitività della Bambini Spa, senza gravare in maniera eccessiva sulla gestione finanziaria. É stato fronteggiato il periodo più acuto della crisi pandemica, durante il quale si sono verificate situazioni veramente difficili con gli equipaggi dislocati all’estero, anche in zone a rischio di atti di pirateria”.

L’azienda oggi risanata si dice “pronta a cogliere le opportunità scaturenti dal mercato e consolidare la propria posizione al servizio del settore dell’energia, per il quale presta la propria opera dal 1962”. La Bambini “si prepara a celebrare i 60 anni di attività e osserva con particolare attenzione il settore delle energie rinnovabili. E’ pronta a raccogliere le sfide dei prossimi anni, nelle quali la ricerca di una migliore sostenibilità e sensibilità nei confronti di tutti i portatori di interesse costituirà una chiave importante per il successo e la continuità aziendale”.

Nata nel 1962 a Ravenna la società è attiva nel settore dei trasporti marittimi e dell’offshore grazie a una flotta di navi adatte al trasporto delle maestranze, alla fornitura di acqua potabile e combustibili, al trasporto di merci pericolose, comprese le sostanze radioattive, al trasporto dei rifiuti, ai servizi di appoggio ad operazioni subacquee, Rov, geofisiche e movimentazione ancore, fino a servizi di rimorchio d’altura.

Oltre al mercato tradizionale di riferimento dell’azienda, l’offshore italiano, concentrato principalmente nel Mare Adriatico, Bambini ha diversificato la propria attività anche sui mercati esteri frontalieri della Croazia, del Mediterraneo e delle coste occidentali del continente africano.

N.C.

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