Deserta la gara del Mit per il servizio a chiamata di trasporto via nave di migranti
La procedura metteva a disposizione un budget di 5 milioni di euro a coprire i trasferimenti da e per Lampedusa

Si è chiusa con un nulla di fatto la gara accelerata avviata dal Mit per conto del Ministero dell’Interno per l’affidamento di un servizio ‘a chiamata’ di trasporto via mare di migranti tra Lampedusa e Porto Empedocle (o in subordine verso Pozzallo o Trapani) e viceversa. Alla scadenza dello scorso 21 giugno, termine ultimo del procedimento, non era infatti pervenuta all’indirizzo di Porta Pia alcuna domanda di partecipazione.
Secondo la documentazione che era stata resa disponibile, il ministero aveva messo sul piatto un budget di 5 milioni di euro a coprire appunto un trasporto ‘a chiamata’, da richiedersi dal 1 luglio 2025 fino al 1 gennaio 2028, premiando nell’assegnazione del punteggio gli operatori che avessero offerto una “riduzione del tempo di preavviso” che avrebbe dovuto essere “pari o inferiore a 36 ore” nell’approntamento della nave.
Non è noto se il Ministero dell’Interno, che aveva affidato lo svolgimento della gara al Mit, intenda ora avviare un nuovo procedimento e nel caso con quali caratteristiche.
La scelta di ricorrere a una procedura per servizi ‘a chiamata’, in ogni caso, sembrava legata alla necessità di gestire situazioni straordinarie, per picchi non prevedibili. Questo anche perché, secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY, attualmente un servizio regolare di trasporto di migranti da e per Lampedusa è già in capo a Caronte/Sns (come integrazione alla convenzione 2016 che regola il servizio statale di collegamento fra la Sicilia e le isole minori della regione) e che in aggiunta a questo ministero e compagnia hanno all’attivo una ulteriore convenzione per trasporti ‘a richiesta’.
F.M.
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