Intervento di Art sul rilascio di due concessioni nei porti di Ancona e Monopoli
Il garante chiede che siano integrate e corrette le istanze presentate da Ase – Adriatic Service Enterprise nelle Marche e da Marseglia Group in Puglia

Dopo i rilievi sulla concessione chiesta da Mediterranean Intermodal Terminal Operator (Gruppo Grendi) a Cagliari, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, nell’ambito del parere previsto da nuovo regolamento concessioni e relative linee guida, è intervenuta nei giorni scorsi anche su due titoli ‘in gestazione’ in Adriatico.
Nel primo caso si tratta di un rinnovo della concessione che Adriatic Service Enterprise detiene sulla banchina n.25 di Ancona, per cui la società del gruppo Morandi ha chiesto all’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale un nuovo rilascio di sei anni. Secondo Art, però, “il Pef (Piano economico finanziario, ndr) risulta non completamente compilato”, per cui si richiede la “compilazione completa” delle parti mancanti, relative a “programma investimenti” e “piano ammortamenti”.
Un secondo profilo di considerazioni è specificamente rivolto all’Adsp, cui viene chiesto di porrre rimedio ad alcune marcate incongruenze fra investimenti e durata. Art ha infatti invitato “l’Adsp a tenere nella dovuta considerazione, nelle proprie autonome valutazioni relative all’amministrazione dei beni demaniali di competenza, il principio di commisurazione della durata delle concessioni al piano degli investimenti, anche al fine di evitare il costituirsi di oneri di subentro in capo ai nuovi concessionari alla scadenza della concessione, che potrebbero finire con il rappresentare barriere all’ingresso, assicurando nei bandi e negli atti di concessione una disciplina equa e coerente con il quadro normativo degli eventuali indennizzi in sede di avvicendamento dei concessionari”, nonché una chiara individuazione dei beni alla stessa assoggettati, al fine di assicurare la trasparenza delle procedure e l’effettiva contendibilità delle aree oggetto di concessione”.
Richiesti chiarimenti quindi sul valore residuo di alcuni investimenti a fine concessione oltre che su altre grandezze finanziarie del Pef.
Sotto la lente di Art è poi finita la concessione che Magazzini Generali Italiani (Marseglia Group) ha chiesto all’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale, per una durata di 50 anni, per la realizzazione ed esercizio di un campo boe per navi cisterna di biocarburanti, oli vegetali e derivati, con sea-line e pipe-line interrate di collegamento al deposito costiero da realizzare nella zona industriale della città di Monopoli.
Anche in questo caso si segnala la necessità di una piena compilazione dello schema di Pef e si muovono alcuni rilievi di dettaglio. In particolare si rileva che “è previsto un aumento costante dei volumi da 525.000 tonnellate nel 2028 fino a raggiungere 1.500.000 tonnellate nel 2077” ma “la motivazione di tale progressivo e costante aumento dei volumi non appare adeguatamente illustrata”. Inoltre “le manutenzioni sono indicate in maniera generica e non riferite alle singole voci di investimento” e “le aliquote di ammortamento appaiono anormalmente basse e del tutto slegate dalla vita utile dei beni sottostanti”.
Infine, sotto il punto di vista finanziario e a carico di Adsp, “risulta necessaria una integrazione della valorizzazione del flusso di cassa operativo, ai fini della sua corretta valorizzazione” e vengono chiesti chiarimenti sul Van (Valore attuale netto) “onde consentire le opportune valutazioni, anche sulla sostenibilità dell’investimento, da parte dell’Adsp concedente”.
A.M.
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